“Presidente…”, “Lei la fa facile” Conte sbotta per una domanda
Negare sempre, e davanti all’evidenza negare più forte. Sembra sia stato questo il mantra seguito da Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove misure aggiuntive per il Natale 2020 (non 2021, com’era stato inizialmente scritto in Gazzetta Ufficiale).
Dopo aver esposto i provvedimenti che verranno adottati a partire dal prossimo 24 dicembre e fino al 6 gennaio, il premier ha risposto alle consuete domande dei giornalisti ma ha mostrato un certo nervosismo davanti a Jana Gagliardi, giornalista di Sky Tg24, che ha chiesto a Giuseppe Conte alcuni chiarimenti sui ritardi di questi ultimi giorni.
La domanda di Jana Gagliardi è semplice ed è quella che molti italiani si sono fatti nelle ultime ore: “Perché siete arrivati in piena notte con queste misure?”. Chi si aspettava una risposta di buon senso, che tenesse anche in conto la tenuta mentale del Paese e che, quindi, partisse con un’ammissione di colpe, è rimasto a bocca asciutta. Il premier Conte ha rivendicato gli ampi tempi di risposta, che hanno portato il governo a decidere delle feste degli italiani a meno di una settimana dal Natale: “Lei la fa facile. Fosse stato per lei avrebbe già disposto da tempo i ristori. Non c’è nessun ritardo nella misure, che toccano un periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio. Stasera il decreto va in Gazzetta Ufficiale, interveniamo preventivamente e contemporaneamente mettiamo sul piatto 645 milioni”. Una risposta che in realtà non lo è, se si pensa che fino a sabato scorso sembrava esserci la possibilità non solo di incontrare i parenti ma anche di spostarsi liberamente tra i comuni nell’ambito del territorio provinciale e forse anche oltre, nel caso dei comuni sul confine. L’aveva scritto anche Luigi Di Maio in un tweet al centro delle polemiche: “A Natale e a Capodanno permettiamo ai cittadini di spostarsi tra i piccoli comuni”. Ci avevano addirittura dato il permesso, poi cos’è cambiato?
Jana Gagliardi non ha mollato il colpo su Giuseppe Conte e l’ha incalzato anche su un altro tema, la limitazione alnumero di persone che sarà possibile invitare a casa dal 21 dicembre al 6 gennaio: “Ma non si era detto che è incostituzionale controllare le abitazioni delle persone?”. La risposta di Giuseppe Conte è stata furba: “Siccome siamo in zona rossa noi interveniamo sulla circolazione, sugli spostamenti. Eventualmente se lei andrà in un’abitazione, si potrà verificare dopo”. In sostanza, il governo non può entrare nelle case ma potrà aspettarci fuori dall’uscio.
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