Milano, “impennata” di morti per Covid: il forno crematorio chiude (di nuovo)
Dal 19 dicembre al 3 gennaio è temporaneamente chiuso il forno crematorio di Milano, situato presso il cimitero di Lambrate.
Lo ha stabilito il Comune con una ordinanza urgente pubblicata venerdì mattina. Non saranno autorizzati nuovi ingressi, in modo da consentire lo svolgimento dei servizi di cremazione già programmati e l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. L’ordinanza dispone anche che, per il periodo di sospensione degli ingressi al polo crematorio, le famiglie dei defunti che vogliano procedere alla sepoltura o alla tumulazione in colombaro siano esentate dal pagamento delle relative tariffe comunali.
Il motivo: troppi morti per Covid
La motivazione che ha spinto la chiusura del forno crematorio a nuovi ingressi è purtroppo dovuta al picco di richieste per i decessi causati dalla seconda ondata della pandemia di Coronavirus. Gli interventi a cui fa riferimento il comunicato stampa del Comune d Milano – tacendo del tutto sull’impennata di morti per Covid – sono riferiti proprio all’aumento dell’intensità di utilizzo dell’impianto, come si legge invece con chiarezza nell’ordinanza.
Ecco uno stralcio dell’ordinanza: «La seconda ondata pandemica ha determinato un incremento della mortalità a Milano e, come conseguenza necessaria, la direzione comunale competente ha già limitato l’accesso al crematorio di Lambrate ai soli defunti residenti a Milano a partire dal 5 novembre 2020 (…); la crescente richiesta di cremazione sta causando una giacenza di feretri in attesa di erogazione del servizio, con tempi anche di venti giorni dalla data del decesso (…); non è possibile, per ragioni igienico sanitarie, consentire tempi di attesa superiori a quelli sopra indicati per le cremazioni, essendo quindi necessario introdurre ulteriori limitazioni all’accesso alcrematorio di Lambrate che interessino anche i residenti a Milano, favorendo nel contempo la sepoltura attraverso l’esenzione dal pagamento di determinate tariffe comunali o ampliando il diritto di accesso alle tombe di famiglia; l’intensità di utilizzo dei forni nel periodo corrente impone l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria a rotazione sui singoli impianti, al fine di scongiurare interruzioni prolungate nel tempo a causa di guasti».
Le cremazioni torneranno ad essere autorizzate per i defunti deceduti a partire dal 4 gennaio. La necessità di sospendere l’attività del forno crematorio si era già verificata nel mese di aprile, durante la prima ondata di pandemia Covid.