“Più morti del 1944”. Ricciardi evoca la guerra e chiede il lockdown
Walter Ricciardi si supera in catastrofismo ed evoca i bombardamenti del 1944: il coronavirus farà più morti della Seconda guerra mondiale. Il tasso di allarmismo e di terrorismo psicologico del consulente del ministro della Salute è a livelli mai visti. “Non ci si rende conto che siamo in una situazione di guerra”, dice Ricciardi. E il medico non ha dubbi: la soluzione ha un “nome e cognome: lockdown”. In uno show orrorifico andato in scena a DiMartedì su La7 Ricciardi, da mesi nelle orecchie del ministro Speranza con la sua sete di lockdown, dà il peggio di sé.
Ricciardi: “Siamo in guerra. Il numero di morti supererà quello del 1944”
“Il numero di morti supererà quello del 1944, quando la gente si rendeva conto della guerra perché le bombe cadevano e uccidevano. Ora questi morti non si vedono, ma io ogni sera sento i colleghi che non ce la fanno più. Abbiamo il numero di morti più alto in Europa, con la metà dei nostri morti l’Olanda va in lockdown. Con un terzo dei nostri morti, la Germania va in lockdown. Cosa ci vuole di più per capire?”, si scatena in tv Ricciardi chiedendo a gran voce la chiusura totale.
“E’ come se cadessero bombe che la gente non vede”
L’immagine della guerra a Ricciardi piace assai, e la sfrutta al massimo per chiedere a gran voce il lockdown. “E’ come se cadessero bombe che la gente non vede, ma che i medici vedono ogni giorno. Siamo stufi di telefonare alle famiglie per dire ‘tuo padre non ce la farà’ e lo facciamo centinaia di volte”, dice. Ecco, questo plurale inquietante Ricciardi ce lo dovrebbe spiegare un po’ meglio (questi i dati ufficiali). “Ci sono medici che non ce la fanno più e vogliono dimettersi e lasciare il lavoro perché sono completamente burnout (esauriti, ndr), ci sono infermiere che indossano il pannolone perché non vogliono svestirsi e vogliono continuare ad assistere i pazienti. Mi auguro che lo capiscano tutti, anche i politici, senza fare tour in ospedale”.
Lo show horror di Ricciardi, ex attore
Un crescendo di immagini improponibili: non dimentichiamoci che il medico è un ex attore. E si vede bene, quando semina il panico in tv per convincere tutti che siamo in una guerra che vede solo lui. Per concludere con la sua parola preferita. E’ il lockdown l’unica panacea possibile secondo Ricciardi per salvarsi dall’inferno da lui evocato, dalla guerra in corso. Poi uno si chiede come mai Speranza vuole chiudere tutto…
Adolfo Spezzaferro