Lockdown da Natale alla Befana? Costerebbe 14 miliardi di perdite. Allarme Confesercenti
Allarme Confesercenti: il lockdown da Natale alla Befana costerebbe 14 miliardi di spesa in meno. La perdita acuirebbe ulteriormente la contrazione annua della spesa di un altro 1,4%. Dato che che si aggiunge al -10,5% già registrato rispetto allo scorso anno. La zona rossa comporterebbe infatti per negozi e pubblici esercizi un’ulteriore perdita di “10 miliardi di euro, di cui 3 miliardi di euro circa di consumi in bar, ristoranti ed altri esercizi di somministrazione e 7 miliardi in acquisti di beni e prodotti“. A lanciare l’allarme è un’indagine della Confesercenti presentata durante l’assemblea 2020.
Il prezzo del lockdown e i ristori che dovrà sborsare il governo
Un messaggio rivolto al governo giallofucsia, impegnato in queste ore sulla nuova stretta di Natale, che acuirà le restrizioni rispetto al Dpcm in vigore. Tanto che proprio il premier Giuseppe Conte, atteso all’assemblea Confesercenti, fa sapere che non potrà partecipare. Ma i numeri restano. Ovvio che se dovesse chiudere tutto da Natale alla Befana, il governo dovrà assicurare ristori sostanziosi per tamponare le perdite di commercio, ristorazione e tutti gli altri settori che saranno colpiti dal lockdown.
Il 64% degli italiani spenderà di meno a Natale
Sarà dunque un Natale ridotto al lumicino. Il 64% degli italiani, quasi due su tre, progetta di spendere meno dello scorso anno anche per i regali e gli altri acquisti legati alle vacanze, dalla casa alla tavola. Si tratta della quota più alta mai rilevata dal 2001 ad oggi dai sondaggi Confesercenti-Swg. La revisione delle spese si fa sentire anche sotto l’albero. Per i regali di amici e parenti, gli italiani dichiarano in media di aver previsto un budget di 162 euro, contro i 194 euro dello scorso anno, riporta Confesercenti.
A rischio 150 mila imprese e 450 mila posti di lavoro
Complice il lockdown, le previsioni di Confesercenti sono terribili. Commercio e turismo sono a pezzi. A causa della pandemia rischiano di chiudere circa 150 mila imprese, di cui 70 mila negozi e 80 mila attività legate all’alloggio e alla ristorazione, per un totale di 450 mila posti di lavoro. Sono numeri che mettono paura. Secondo le stime di Confesercenti, a fine anno registreranno perdite di fatturato superiori al 50% il 32% degli esercizi commerciali e il 42,4% delle imprese di alloggio e ristorazione.