Israele: “Vaccino da domenica, 60 mila dosi al giorno”. E spunta il “passaporto verde”
Vaccino e un “passaporto verde”: questa è la strategia di Israele per affrontare “l’inizio della fine della pandemia” di Covid-19, come ha ricordato in questi giorni il premier Benjamin Netanyahu. Dunque la campagna vaccinale nello Stato ebraico dovrebbe cominciare tra una settimana, domenica nello specifico. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a vaccinare 60 mila persone al giorno.
Non solo il vaccino, Israele punta anche sul passaporto
Ma la novità forse più interessante della strategia israeliana, oltre al ricorso rapido al vaccino, è quella dell’istituzione di un passaporto sanitario, denominato “passaporto verde”, che permetterà ai vaccinati di evitare le restrizioni, compresa la quarantena prevista per chi è entrato in contatto con dei positivi. A rilasciarlo sarà il ministero della Salute. In Israele in generale la situazione è meno grave che altrove, visto che ieri è stata superata quota 3 mila morti dall’inizio della pandemia (in proporzione una cifra molto più bassa se paragonata all’Italia) e il tasso di positività è del 3,4% su 49 mila tamponi (in Italia viaggiamo in doppia cifra per capirci…). Benjamin Netanyahu ha visitato personalmente le strutture dove sono stoccati i vaccini della Pfizer, chiedendo a tutti “il rispetto delle regole” perché “non c’è ragione di avere altri morti, tragedie e malati gravi”.
Vaccino a breve anche in Spagna
Di vaccinazione a brevissimo termine si parla anche in Spagna: “La vaccinazione anti covid in Spagna partirà dal 4 o 5 gennaio, dopo il via libera da parte dell’Agenzia europea per i medicinali” ha detto il ministro della Salute, Salvador Illa. Sempre guardando ai nostri vicini europei oggi in Francia è partito lo screening di massa basato su tamponi anti covid gratuiti per tutti. Si comincia in due città d’Oltralpe: Le Havre e Charleville-Mezieres. Nel dipartimento dell’importante centro della Normandia l’obiettivo è testare 270 mila abitanti in cinque giorni. Seguiranno poi le città di Roubaix e Saint-Etienne.
Davide Romano