Vaccino Pfizer, in Gran Bretagna due reazioni allergiche alla somministrazione
Chi soffre di «significative» allergie non dovrebbe sottoporsi al vaccino anti-Covid della Pfizer. E’ la raccomandazione diramata dall’autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) nel Regno Unito, dopo la reazione allergica insorta in due tra le centinaia di persone a cui è già stato somministrato il vaccino Pfizer/Biontech. Lo riporta Ansa.
I primi due allergici al vaccino Pfizer
I due soggetti colpiti dalla sfortunata reazione sono due operatori, entrambi 40enni, di case di riposo britanniche. Appartengono, cioè, alle categorie che per prime necessitano di somministrazione del vaccino, insieme a pazienti Rsa, ultra 80enni e medici e infermieri pubblici. I media riferiscono che i due stanno comunque bene. Non hanno accusato forti reazioni e «sono già sulla via del recupero», come ha spiegato Stephen Powis, a capo della Nhs (la sanità pubblica britannica).
E ora si sconsiglia agli allergici di sottoporsi alla vaccinazione
Powis ha aggiunto: «Come è comune con i nuovi vaccini, l’MHRA (l’Agenzia regolatrice dei farmaci nel Regno Unito, n.d.r.) ha consigliato in via precauzionale che le persone con una storia significativa di reazioni allergiche non dovrebbero ricevere questa vaccinazione dopo che due persone con una storia di reazioni allergiche significative hanno fornito una risposta negativa».
«Tutti coloro in questa condizione», aggiunge la Mhra in un comunicato ufficiale, «ossia che in passato hanno avuto gravi allergie a vaccini, medicine e cibo, e cioè reazioni anafilattoidi, farebbero bene a non sottoporsi al vaccino Pfizer/BioNTech».
Stretto monitoraggio
Il Regno Unito è il primo Paese ad aver iniziato il programma di vaccinazioni pubbliche contro il Sars-CoV-2. «Non voglio pregiudicare il lavoro dei nostri esperti sui vaccini di Pfizer e Moderna, ma posso anticipare che la visione preliminare dei dati che abbiamo ricevuto il primo dicembre è positiva per quanto riguarda efficacia e sicurezza». Lo afferma la direttrice dell’Ema, Emer Cooke, annunciando: «Probabilmente ci esprimeremo il 29 dicembre per Pfizer e il 12 gennaio per Moderna». Il monitoraggio delle reazioni legate all’assunzione del vaccino prosegue strettissimo. «I produttori dovranno farci rapporto su qualsiasi evento negativo e ogni mese dovranno inviarci i dati sull’andamento delle vaccinazioni. Così potremo capire se eventuali casi sono legati alla vaccinazione, a particolari».