Matteo Bassetti: “Festeggerò con la mia famiglia, che nessuno mi può togliere”
Il Natale è arrivato anche a casa di Matteo Bassetti, il direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.
Da marzo, quando in Italia è esplosa la bomba del coronavirus, il professore non ha mai mancato un giorno di lavoro. Alle 8 si è fatto trovare in corsia per fare quello che è il suo lavoro, ossia curare i pazienti che, a ondate, hanno riempito il suo reparto. Ci sono stati giorni difficili, lo stesso Bassetti in più di un’occasione ha affermato che ci sono stati momenti in cui si è sentito sopraffatto dalla situazione. È stato spesso in tv per completare il suo lavoro, che non si limita a quello in corsia ma consiste anche nel divulgare la scienza, spiegare e, laddove è possibile, rasserenare. Ha esposto la situazione vissuta nell’ospedale in cui lavora e per questo motivo è stato più volte criticato e attaccato, anche dai non esperti.
Le posizioni di Matteo Bassetti sono spesso state critiche nei confronti del governo e delle decisioni assunte per contrastare il coronavirus e anche in occasione del Natale, anche se sempre in maniera educata, il professore non ha mancato di pungere gli autori del Dpcm di dicembre. “L’albero e il presepe sono pronti. Sarà un Santo Natale molto diverso. Intanto sarà il primo solo, senza mamma e papà. Festeggerò con la mia famiglia che nessuno mi può togliere. Nessuna legge, nessun decreto, nessun politico, Nessuno. Il Natale senza famiglia non è Natale”, ha scritto Matteo Bassetti sul suo profilo Facebook, allegando la foto di un bell’albero di Natale luminoso e colorato. Il medico ha perso sua madre poche settimane fa ed è una ferita ancora troppo fresca per lui, che in aperta polemica con il Dpcm di Natale dichiara di non voler rinunciare all’affetto della sua famiglia, soprattutto in un momento così delicato.
“Forse avrebbero fatto meglio a dire che quest’anno il Natale si festeggiava il 15 agosto. Sarebbe stato più facile (saremmo stati i primi e unici al mondo… Ma qualcuno avrebbe potuto dire che lo facevamo perché eravamo più furbi e migliori degli altri…). Tanto qualcuno ha anche detto che Gesù Bambino poteva nascere 2 ore prima, senza far inorridire alcuno”, prosegue il medico, ricordando le aperture di agosto. “Dovrà essere un Natale di tradizione, di amore, di famiglia e di tanto rispetto delle regole che conosciamo. Mi raccomando al Buon Senso, che spesso nel nostro bel Paese latita…”, conclude Matteo Bassetti, appellandosi alla coscienza di ognuno.