Luigi Di Maio, il retroscena sulla rissa al vertice M5s: “Cade Conte? Io sarò rieletto, voi no”

Da Luigi Di Maio un avviso chiaro e forte ad Alessandro Di Battista, Nicola Morra e tutti i grillini che sognano di far cadere Giuseppe Conte sul Mes, il 9 dicembre: “Io sono stato eletto in un collegio dove il M5s ha preso una delle percentuali più alte in Italia. Non ho alcun problema ad essere rieletto in Parlamento e rifare il ministro”. Il confronto con i parlamentari dei 5 Stelle, spiega un retroscena del Giornale, è durissimo, il ministro degli Esteri si rivolge direttamente alla fronda: “Non credo che molti di voi possano stare tranquilli. Se casca il governo, molti non saranno rieletti”.

Ormai siamo a questo punto. Dopo l’invito a “non mandare il premier Conte al patibolo”, Di Maio è passato direttamente alle velate minacce. D’altronde, lo scontro sul Mes è la punta dell’iceberg di un conflitto ancora più profondo e radicale, quello per la leadership di potere interno. E non è un caso che da un lato ci sia Di Maio e dall’altro Dibba (e Davide Casaleggio). 

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