La stangata sulla successione Cosa accade al conto corrente

La tassa diย successioneย in Italia puรฒ arrivare, addirittura, fino all’8% del patrimonio: per chi non lo sapesse, con il decesso di un familiare esistono una serie di imposte da pagare per entrare in possesso del patrimonio che il defunto lascia in ereditร  ma vale anche per chi eredita in soldi di un conto corrente o di un libretto di risparmio.

Percentuali diverse

L’occhio attento del Fisco controlla tutto, anche i titoli, i fondi e tuttรฒ quanto sia collegato al conto della persona che non c’รจ piรน. Se l’8% rappresenta il valore piรน alto nel caso in cui l’ereditiero non sia uno di famiglia, si scende al 6% se si tratta di fratelli, parenti fino al quarto grado (ad esempio un cugino) e affini fino al terzo grado (lo zio della moglie). Nel caso di erediย direttiย come i figli, il coniuge oppure un compagno unito civilmente la tassazione รจ pari al 4% del patrimonio ereditato. In un mondo pieno di tasse, c’รจ anche quella al 3% per gli immobili ereditati.

Prima paghi, poi erediti

L’erede puรฒ ritirare i soldi in giacenza sul conto corrente del defunto soltanto dopo aver versato questa tassa nelle percentuali che abbiamo visto prima. Come si legge suย Proiezionidiborsa, sarร  l’istituto bancario a stabilire la tassazione corretta in base al caso specifico, il tutto dopo essersi presentati con unย certificatoย di morte. Attenzione, perchรฉ soltanto presentando la dichiarazione di successione il conto corrente potrร  considerarsi nell’asse ereditario: quest’obbligo รจ disciplinato dall’articolo 28ย del Tus. La dichiarazione va presentata entro 12 mesi dallโ€™apertura della successione ma non esiste lโ€™obbligo se lโ€™ereditร  non contiene immobili, il patrimonio รจ inferiore a centomila euro oppure finisce al coniuge o ai parenti in linea retta.

Tre casi in cui non si paga

Se invece si verificano alcune circostanze, ci si puรฒย sottrarreย in modo assolutamente legale alla tassa di successione. Come riporta laย Gazzetta ufficiale, il primo caso รจ quello della rinuncia all’ereditร : non si dovrร  pagare la tassa di successione ma c’รจ l’obbligo di dare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate tramite una raccomandata all’Autoritร  fiscale in copia autentica dove si dichiara la volontร  di rinunciare all’ereditร .

Il secondo caso riguarda il trasferimento di alcune tipologie di beni quali le polizze vita, i veicoli con iscrizione al Pubblico registro automobilistico, il TF e le prestazioni del fondo di previdenza complementare. C’รจ anche un terzo caso in cui lโ€™erede puรฒ evitare il pagamento dellโ€™imposta, e riguarda chi presenta una grave disabilitร  secondo quanto stabilito dallaย Leggeย 104/92. Nello specifico, le agevolazioni sulle successioni e le donazioni scattano soltanto quando la quota di ereditร  spettante superi il limite di un milione e cinquecentomila euro.

La tassazione ereditaria รจ un problema italiano e di poche altre nazioni perchรฉ in molti paesi non esiste: tra questi citiamo Australia, Austria, Canada, Cina, Cipro, Gibilterra, India, Indonesia, Nuova Zelanda, Norvegia, Russia, Svezia e Ucraina.Fonte Altroconsumo.it

Ecco le addizionali

La pandemia, lo sappiamo, ha causato disastri: ecco perchรฉ lo Stato potrebbe risucchiarci nel vortice di probabili tassazioni future a breve termine: come ci siamo giร  occupati nelle pagine del nostro giornale, nello tsunami delle probabili tasse in arrivo non si possono non considerare le addizionali, cioรจ leย imposteย sulle successioni e donazioni, la Tari, le addizionali comunali e regionali, l’imposta di soggiorno, sulla pubblicitร  e sull’occupazione del suolo pubblico. E poi ancora c’รจ la ‘green tax’ sulle emissioni di Co2 ed il tributo su giochi e lotterie.

il giornale.it

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