“Natale senza Amazon”, Mascherine Tricolori nelle piazze d’Italia in difesa dei piccoli commercianti
“Natale senza Amazon”, questa la frase che in decine di città italiane, da Nord a Sud, è stato lo slogan delle Mascherine Tricolori, mobilitate in difesa del commercio locale. Protesta che cade, non a caso, nel giorno del Black Friday.
Mascherine Tricolori: “Black Friday va rinviato”
Secondo le Mascherine Tricolori, gli sconti del Black Friday sarà un evento che segnerà un’ulteriore penalizzazione per i negozi locali già vessati dalle chiusure e le restrizioni connesse all’emergenza sanitaria. Secondo chi è sceso in piazza oggi, il governo Conte dovrebbe prendere l’esempio da quello della Francia, avrebbe dovuto tutelare maggiormente il commercio del territorio, posticipando gli sconti pre natalizi: Amazon, invece (come altri colossi dell’e-commerce) la farà da padrona, contribuendo a una concorrenza già sleale e, di fatto, a una sorta di monopolio.
“Amazon, concorrenza sleale al nostro commercio”
“Amazon fa concorrenza sleale alla nostra produzione nazionale e al nostro commercio non solo grazie alle restrizioni sanitarie e al regime di quasi monopolio in cui opera, ma anche con l’utilizzo improprio dei dati sensibili in suo possesso” si legge sulla pagina ufficiale delle Mascherine Tricolori “La Ue ha recentemente messo sotto accusa Amazon proprio per questo motivo, per aver abusato della propria posizione dominante per schiacciare i rivenditori più piccoli. C’è poi la questione fiscale: i giganti del web non hanno versato negli ultimi 5 anni ben 46 miliardi di dollari di tasse, mentre ne tengono ben 638 in paradisi fiscali”.
Mascherine Tricolori: “Sistema non sostenibile”
“E’ evidente che questo sistema non è assolutamente sostenibile, c’è un divario abissale e, oltre al recupero del pregresso, serve immediatamente una tassa specifica per i giganti del web” si legge ancora nel comunicato delle Mascherine Tricolori “la crisi non può pesare solo sulle spalle degli italiani e almeno per i regali di Natale è fondamentale comprare nei negozi delle nostre città, sostenendo attività che rischiano altrimenti di chiudere per sempre”.
Ilaria Paoletti