Massimo D’Alema e Luigi Di Maio, intercettati insieme alla Farnesina. Retroscena: lo scambio per arrivare al Quirinale
Non è che Massimo D’Alema sta coltivando ambizioni quirinalizie che lo spingono a frequentare persino i 5 Stelle? È il sospetto avanzato nell’edizione odierna de La Stampa, che dà conto di un incontro avvenuto qualche settimana fa alla Farnesina tra Luigi Di Maio e l’ex premier, che da quelle parti tra l’altro è stato di casa tra il 2006 e il 2008. Pare che il ministro grillino stia cercando l’appoggio di D’Alema soprattutto per riuscire a inserire il M5s in qualche gruppo europeo: i 14 eurodeputati hanno cercato casa tra i Verdi, i liberali, la sinistra ma sono stati respinti da tutti per la poca democrazia interna e i vecchi amori populisti, scrive La Stampa.
Per questo adesso i grillini ci starebbero provando con i progressisti di Socialists and Democrats, ai quali appartengono anche il Pse, il Pd e i socialdemocratici tedeschi, ovvero tutti quelli che per anni il M5s ha insultato, deriso e additato come il male del mondo. D’Alema quindi starebbe cercando di dare una mano, come d’altronde si narra che faccia dall’inizio di questo governo: secondo La Stampa il premier Giuseppe Conte “gli telefona spessissimo”, in più ci sarebbe ‘Baffino’ dietro la nomina di Roberto Speranza al ministero della Salute. Se ciò fosse vero, allora andrebbe riconosciuta a D’Alema la capacità di incidere sul governo senza praticamente mai esporsi: anche Roberto Gualtieri e Nicola Zingaretti lo contattano molto frequentemente. Anche per questo più di qualcuno sta iniziando a pensare che l’ex premier abbia ambizioni quirinalizie: di sicuro il suo sarà un nome da monitorare attentamente nei prossimi mesi.