Conte dà più soldi ai parlamentari. Ma agli infermieri solo le briciole
Da una parte il “Fondo per le esigenze indifferibili”, mutazione della vecchia dicitura “Fondo per esigenze parlamentari”, che assegna 800 milioni di euro per coprire le richieste dei parlamentari nel 2021 e altri 500 milioni a partire dal 2022; dall’altra l’indennità di specificità infermieristica riconosciuta agli infermieri dipendenti dalle strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale formata da appena 335 milioni a decorrere dal 2021.
Due facce della stessa medaglia, o meglio: due facce della stessa manovra targata Giuseppe Conte, nella quale si è pensato bene di foraggiare a dovere senatori e deputati per le loro esigenze. E lasciare le briciole, o quasi, agli infermieri.
Agli infermieri circa 2,58 euro al giorno
Già, perché calcolatrice alla mano i conti parlano chiaro: quei 335 milioni destinati agli “eroi del Covid” equivalgono a poco più che una mancia simbolica, visto che, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Tempo, si tratta di 92 euro lordi al mese, tredicesima compresa. Che in busta paga si riducono a 67 euro netti considerando la tassazione pari al 27%.
Detto altrimenti, stiamo parlando di circa 2,58 euro al giorno destinati agli infermieri. Insomma, agli angeli delle corsie, agli infermieri in prima linea nella lotta contro il coronavirus, la manovra offre meno di tre caffè al giorno. E poco importa se il personale sanitario è stato osannato a più riprese per lo stimabile impegno mostrato nei reparti Covid.
Le esigenze parlamentari
Il discorso cambia quando parliamo delle “esigenze indifferibili” collegate a senatori e deputati. In quel caso il governo Conte non ha badato a spese. Inizialmente la manovra comprendeva 800 milioni di euro destinati alle iniziative decise dai vari onorevoli nel 2021, accanto ad altri 400 milioni previsti per il 2022 e gli anni successivi.
In un secondo momento, ha sottolineato ancora Il Tempo, l’articolo 209 è stato cambiato: “La disposizione dispone che il fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n.190 è incrementato di 800 milioni per l’anno 2021 e 500 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022”. In altre parole, per il 2022 e anni a venire sono stati aggiunti 100 milioni in più.
Ma a che cosa serve precisamente questo fondo? “La norma rifinanzia il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifesta no nel corso della gestione, istituito presso Ministero dell’economia e delle finanze”, si legge nel testo. Grazie alle somme citate gli onorevoli saranno in grado di finanziare le loro iniziative senza vedersele rimandare al mittente dalla ragioneria dello Stato. Che, in mancanza delle coperture finanziarie, blocca le norme.
Tornando all’altra faccia della medaglia, sul fronte sanitario la manovra di Conte ha destinato agli eroi del Covid 500 milioni per l’incremento dell’indennità di esclusività della dirigenza medica e 335 milioni di euro, dal 2021, per la copertura degli oneri conseguenti all’istituzione dell’indennità di specificità infermieristica. Briciole o poco più.
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