Il libro di Speranza “Perché guariremo” è sparito. Domani FdI svela perché il ministro lo ha nascosto
Domani, alle 11.30, in diretta Facebook sulla pagina di Fratelli d’Italia, si terrà la presentazione non autorizzata del libro del ministro Roberto Speranza Perché guariremo. Un libro che è diventato un oggetto misterioso. È rimasto, infatti, fermo nei depositi. La casa editrice ha bloccato le vendite a pochi giorni dal lancio. Interverranno il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, il deputato e responsabile del dipartimento Sanità, Marcello Gemmato, e il vicepresidente di Gioventù nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Mario Pozzi.
Il libro autocelebrativo di Speranza
“Ci troviamo in una situazione drammatica a causa dell’immobilismo estivo di questo governo – spiegano gli esponenti di Fdi – Il nostro ministro della Salute era troppo concentrato sulla stesura del suo libro autocelebrativo. Forse il virus è stato visto come un possibile business per la sinistra e per lo stesso Speranza? Per ora sappiamo che pochi giorni prima di essere lanciato, le vendite del libro sono state bloccate. Senza troppe spiegazioni. Evidentemente, alla luce della seconda ondata di contagi che ha investito la nostra Nazione, il contenuto ha provocato timore e imbarazzo. Ma i cittadini italiani hanno il diritto di sapere. Noi lo abbiamo letto e lo racconteremo agli italiani senza filtri”. Nel libro, tra le tante castronerie, il ministro della Salute sostiene che lui fosse fin dalla fine di gennaio per la linea dura contro il virus. Anche a costo di chiudere i territori a rischio. Dovrebbe spiegare allora, tra le tante cose, come mai a gennaio non abbia informato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella del rischio che stavamo correndo.
Se il ministro sapeva tutto da gennaio perché non ha avvertito Mattarella?
Perché Mattarella si è recato il 6 febbraio nell’istituto Manin, “la scuola più cinese di Roma”? Speranza (e chi ha mal consigliato il capo dello Stato) dovrebbero intanto chiedere scusa ai governatori di quattro Regioni – Lombardia, Veneto, Friuli e provincia di Trento – che avevano disperatamente chiesto la quarantena per i bambini cinesi provenienti dalle zone a rischio per il coronavirus. Non era razzismo o xenofobia, ma pura precauzione sanitaria. La preside della scuola romana, Manuela Manferlotti era stata esplicita. Il presidente Mattarella «ha voluto stare in mezzo ai ragazzi dando un messaggio di serenità di fronte a timori non giustificati, né giustificabili». Perché il ministro della Salute Speranza non ha detto che invece i timori erano “giustificati”? E, come mai, l’indomani, il 7 febbraio il suo ministero ha diffuso uno spot televisivo in cui Michele Mirabella spiegava che con il Covid «non è affatto facile il contagio»?. Sono alcune delle domande che porranno domattina gli esponenti di FdI, al ministro della Salute più imbarazzante della storia recente.