“Natale senza Amazon”. Anche Salvini e Confesercenti si schierano contro il colosso di Bezos
Amazon sempre più sotto attacco. In principio furono le Mascherine Tricolori con i blitz in tutta Italia conto le sedi del colosso di Jeff Bezos. Alla risposta della multinazionale Usa sono seguite poi una replica di Maurizio Gasparri e di altri esponenti di centrodestra tra cui Fabio Rampelli. E’ di ieri poi la notizia che in Francia è nata una vera e propria campagna di opinione denominata “Natale senza Amazon”.
Salvini: “Basta con questo Amazon”
Nelle ultime ore anche Matteo Salvini ha preso posizione, in risposta ai vari personaggi televisivi (tra cui il virologo-star Massimo Galli) che hanno sponsorizzato gli acquisti online. “Ma è normale che qualcuno vada in tv a dire facciamo i regali su Amazon?“, ha detto Salvini intervenendo a Fuori dal coro su Rete Quattro. “Ma basta con questa Amazon, In Francia c’è una petizione ‘Natale senza Amazon’. Pretendiamo che paghino le tasse? Natale in anticipo su Amazon? Non scherziamo, tra un po’ faremo l’amore su Amazon… “. La posizione del leader leghista è la stessa di Confesercenti: “Questa seconda ondata sta creando uno squilibrio di concorrenza gravissimo tra i negozi reali e il web: mentre i primi sono chiusi d’ufficio da governo e regioni, il canale delle vendite on line di fatto agisce ed opera in condizioni di monopolio. Un problema serissimo per i negozi, soprattutto in vista del Natale”.
Confesercenti: “Rischio condanna a morte per settore commercio”
“Il rischio”, prosegue Confesercenti, “è che il commercio, un settore già in crisi da circa un decennio, venga definitivamente condannato a morte da questo squilibrio. Il problema non è impedire le vendite online, ma rendersi conto della necessità non più differibile di garantire un mercato realmente concorrenziale, nel rispetto del pluralismo distributivo. A maggior ragione nella situazione attuale, che vede le imprese di vicinato chiuse per scelta amministrativa”. Sull’argomento è tornato poi ancora Maurizio Gasparri: “I nostri artigiani, i nostri commercianti, le piccole aziende – aggiunge – stanno soffrendo una crisi senza precedenti. Amazon invece incrementa il proprio capitale contando anche su una sorta di immunità fiscale che non ha più ragione di esistere e contro la quale l’Europa deve prendere provvedimenti. Una concorrenza impossibile da sostenere, che ha impoverito le nostre città e che ha quindi bisogno di importanti scelte da parte della politica”.
Codacons: “Da Amazon concorrenza sleale”
Sulla stessa linea di Confesercenti anche il Codacons, che smentisce in parte la vulgata che l’acquisto online su Amazon sia a prescindere un vantaggio per il consumatore. “In vista del Natale il governo dovrà studiare misure per limitare lo strapotere dei colossi dell’e-commerce come Amazon. Con le restrizioni anti-Covid sul fronte dei negozi, le società dell’e-commerce come Amazon otterrebbero enormi benefici perché tutti gli acquisti degli italiani verrebbero trasferiti dai negozi fisici al web. Se da un lato i consumi e le produzioni italiane potrebbero beneficiare dello shopping online, dall’altro vi sarebbe un danno enorme per il commercio al dettaglio tradizionale e una palese lesione della concorrenza e del mercato. C’è poi la questione sanitaria: nei magazzini di Amazon lavorano centinaia di persone e la catena di trasporto e consegna merci coinvolge un elevato numero di soggetti, situazione che alimenta la possibilità di contagi molto più che nei piccoli negozi, dove entra un numero ristretto di consumatori sottostando a rigorose norme anti-Covid”.
Davide Romano