Selfie con le armi in pugno, così l’attentatore di Vienna “tifava” Isis su Instagram
Il terrorista responsabile degli attacchi di Vienna era così ben calato nella cultura locale che ha addirittura posato per qualche foto mentre impugnava le armi. La polizia austriaca ora indaga sulle immagini condivise sui social media dell’attentatore: emerge addirittura ora che l’assassino è stato incarcerato per aver tentato di unirsi all’Isis ma che fu liberato presto poiché ritenuto “incapace di attaccare”.
Vienna, i selfie armi in pugno di Fejzulai
Il ventenne Kujtim Fejzulai ha pubblicato una foto sul suo account Instagram prima dell’attacco che lo mostrava con due delle armi che apparentemente poi avrebbe usato nell’attacco di Vienna. Secondo il Daily Mail, lo ha annunciato il ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer. Fejzulai ha iniziato il suo attacco alle 20:00 vicino a una sinagoga armato di fucile automatico, pistola e machete. L’islamista ha attraversato le strade indossando una cintura di esplosivi falsi e ha ferito 22 persone prima di essere “neutralizzato” – ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia alle 20.09.
Incarcerato e liberato perché “inoffensivo”
L’attentatore di Vienna, emerge ora, era stato incarcerato nell’aprile 2019 per aver tentato di entrare a far parte dello Stato Islamico, ma a dicembre gli era stato concesso il rilascio anticipato ai sensi delle normative austriache sul diritto minorile. L’assassino non era stato ritenuto in grado di effettuare un attacco, secondo un rapporto. Fejzulai, nato e cresciuto a Vienna, era uno dei 90 radicali islamici austriaci noti all’intelligence perché volevano viaggiare in Siria, ha twittato stamattina un direttore di un quotidiano nazionale. Aveva radici albanesi e i suoi genitori erano originari della Macedonia del Nord, ha scritto l’editore di Falter Florian Kenk. La polizia pensava che non fosse in grado di pianificare un attacco a Vienna, ha aggiunto Klenk.
Ilaria Paoletti