Musumeci sfida Conte: “In Sicilia chiusura ristoranti alle 22 o alle 23”
Nello Musumeci sfida il governo e annuncia di voler posticipare il coprifuoco imposto con l’ultimo Dpcm. “Noi riteniamo di spostare l’orario di chiusura di bar e ristoranti alle 22 o alle 23“, dice ai microfoni di TgCom24 il presidente della Regione Sicilia, con un disegno di legge che sarà adottato “nelle prossime ore”. Musumeci chiarisce però che “quando il governo centrale dirà che bisognerà chiudere per 24 ore, noi allora non fiateremo”. “Che senso ha impedire – obietta il presidente della Regione – di condurre una vita quasi normale fino a quando non arriverà, se arriverà, il lockdown?“.
“Come la provincia autonoma di Bolzano siamo una Regione a statuto speciale”
Musumeci spiega inoltre che sta “adottando un disegno di legge che prevede, assieme alle misure restrittive già concepite e praticate, la possibilità di adottare misure estensive là dove il governo consente di farlo, come nella normativa di dettaglio. Noi rivendichiamo il diritto di poter dire: signor presidente del Consiglio, noi riteniamo di spostare l’orario di chiusura di bar e ristoranti dalle 18 alle 22 o alle 23. E mi auguro che il governo centrale terrà conto della nostra prerogativa“. Anche perché – fa presente – “la provincia autonoma di Bolzano, con la legge 4 di quest’anno, ha immaginato una serie di norme che sono stringenti ed estensive. Quella legge è tuttora in vigore e non è stata impugnata dal Consiglio dei ministri. Come la provincia autonoma di Bolzano siamo una Regione a statuto speciale“, sottolinea Musumeci.
“Nell’ultimo Dpcm nostre proposte non sono state accolte”
Il governatore ha quindi sottolineato che “lo scontro con lo Stato non è mancato in alcune occasioni, ma è stato determinato da una carente e preventiva occasione di confronto e qualche volta dalla carenza di galateo istituzionale. Penso all’ultimo provvedimento del governo Conte, presentato a noi qualche ora prima ma il testo era già scritto: avevamo avanzato proposte ma non sono state accolte. Tutto questo non aiuta a lavorare con uno spirito unitario”, fa presente l’esponente del centrodestra.
Il provvedimento – che va incontro alle richieste dei ristoratori, dei commercianti e degli imprenditori che hanno protestato contro il coprifuoco -, è possibile grazie all’articolo 17 dello Statuto speciale, che consente alla Regione di legiferare in materia di igiene e sanità pubblica e su materie che implicano servizi di interesse regionale. Una volta approvato, potrebbe arrivare all’esame dell’Assemblea regionale siciliana la prossima settimana.
Adolfo Spezzaferro