Il Cts smentisce gli allarmisti: la vera situazione delle terapie intensive

In Italia ilย coronavirusย ha ricominciato a correre, i nuovi casi giornalieri sono in aumento, cosรฌ come i ricoveri, e il governoย sta pensando a nuove stretteย per frenare la curva epidemiologica.

Eppure la situazione odierna non puรฒ essere affatto paragonata a quella vissuta nella scorsa primavera, nel bel mezzo della prima ondata. Giร , perchรฉย nonostante l’allarmismo imperanteย i posti letto a disposizione delleย terapie intensiveย consentono ancora di tenere l’emergenza sotto controllo, e unย lockdownย adesso rischierebbe di avere conseguenze socio-economiche catastrofiche

Questi sono i concetti fondamentali rimarcati daย Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanitร  e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), che nel corso di un’intervista rilasciata alย Fatto Quotidianoย ha chiarito cosa sta veramente succedendo alle terapie intensive (e non solo).

I numeri delle terapie intensive

I numeri delle Terapie intensiveย sono ancora significativamente inferiori agli oltre 4 mila malati di inizio aprile: siamo alย 25%ย di quel picco”, ciรฒ che fa sรฌ che “lo Stato ha attivato ed รจ in condizione di attivare nuovi posti letto in numero adeguato”, ha spiegato Locatelli. Calcolatrice alla mano, a detta del professore, l’allerta scatterร  quando arriveremo a una soglia di circa il 30% di occupazione dei posti nelle terapie intensive. “Adesso siamo al 10-15% e comunque l’attenzione รจ alta”, ha aggiunto.

Come ha sottolineatoย Repubblica, Ilย Decreto Rilancioย aveva previsto la bellezza di 3.500 posti letto in terapia intensiva, cosรฌ da garantire 14 posti letto ogni 100mila abitanti. Cosรฌ non รจ avvenuto: non solo le unitร  extra promesse sono soltantoย 1.279ย (meno della metร  rispetto all’obiettivo stabilito), ma questi slot non sono stati neppure distribuiti in modo omogeneo sul territorio italiano.

A cosa รจ dovuto un simile ritardo? Senza ombra di dubbio nell’iter burocraticoย per la programmazione, quindi nell’azione inefficiente della Pubblica Amministrazione, incapace di realizzare gli obiettivi anche a fronte delle risorse finanziarie necessarie (circa 606 milioni di euro).

Lockdown e coprifuoco penalizzanti

Per quanto riguarda l’ipotesi di varare un’altra serrata nazionale, lo stesso Locatelli ha ammonito sui possibili effetti negativi di un provvedimento cosรฌ drastico, e pure invocato da molti. In merito alย coprifuoco, il presidente del Consiglio superiore di sanitร  รจ stato chiarissimo: “Evoca scenari tristi di limitazione della libertร  con la forza, parlerei piuttosto di restrizioni alla possibilitร  di movimento. Ma quel che serve davvero รจ un patto generazionale”. Detto altrimenti, i giovani dovrebbero tutelare i piรน anziani con comportamenti responsabili.

In queste ore sono in corso discussioni tra il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, il ministro Roberto Speranza e il Cts. L’obiettivo รจ identificare “parametri volti a stabilire soglie: parliamo di combinazioni di numeri tra contagiati rispetto ai tamponi, occupazioni delle terapie intensive e ricoveri ordinari, morti”. In altre parole, ha sottolineato Locatelli, l’idea รจ arrivare a definire un meccanismo “che faccia scattare dei livelli di restrizioni fino alla peggiore ipotesi delย lockdown nazionaleย a cui faremo di tutto per non arrivare”.

il giornale.it

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.