Giuseppe Conte “non regge alla seconda ondata”. Pd, girano voci pesanti: perché da marzo è cambiato tutto
Il Pd è in pressing su Giuseppe Conte: chiede al premier decisioni e lo sollecita ad accettare il fatto che in questa fase deve ascoltare i suoi alleati di governo e vogliono che si esprima sul Mes. Il più critico di tutti nei confronti di Conte è Goffredo Bettini, “non vorrei che il premier si “rinfognasse” in una versione solo emergenziale, ci vuole maggiore autorevolezza”. Proprio quel Bettini che col premier ha ottimi rapporti, ma nulla gli è risparmiato. Bettini chiede un ulteriore sforzo: “Adesso il premier stringa subito e diventi un punto di riferimento che tranquillizza gli italiani sul futuro del Paese”.
Lo stesso segretario del Pd, nella direzione di ieri, fa sapere che è “allarme rosso”, scrive il Corriere della Sera. E nel Pd, in direzione, tutti si chiedono la stessa cosa: saprà Conte fronteggiare quello che verrà? Senza avere però una riposta pronta al quesito. Bettini non esclude un “riassetto” del governo che, tradotto sarebbe un rimpasto. Ma bisogna prima convincere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e lo stesso premier.