Il coprifuoco avanza. In Campania caos scuole firmato De Luca: riaprono, anzi no
In Lombardia e Campania coprifuoco dalla 23, in Piemonte centri commerciali chiusi nel weekend. Divieto totale di assembramento in tutta la Liguria. Le regioni si muovono per affrontare la seconda ondata del Covid. E in Campania scoppia nuovamente il caso-scuole. Ieri la Regione Campania aveva annunciato la riapertura delle scuole elementari, ma nella ordinanza della serata di ieri il provvedimento non comparfe e si affida all’unità di crisi la decisione futura ed eventuale sulla riapertura. Intanto, però, in Campania scatta anche il divieto di spostamento tra le province della regione, salvo che per giusta motivazione.
Coprifuoco in Lombardia
In Lombardia, dove i dati preoccupano, si pensa al coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino. In queste ore stop a tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi ‘eccezionali’ (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità). Oltre alla chiusura dei centri commerciali (con eccezione per i prodotti di prima necessità) il sabato e la domenica. Ma sulla questione, a quanto pare, il leader della Lega Matteo Salvini avrebbe chiesto al governatore Fontana cautela nelle decisioni così drastiche.
In Piemonte chiusi i centri commerciali nel weekend
Misure meno drastiche in Piemonte dove il governatore Alberto Cirio ha deciso per la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana. ”Entro questa sera firmerò un’ordinanza che chiude i centri commerciali sabato e domenica su tutto il territorio regionale e che, quindi, tiene aperto solo la parte alimentare e solo le farmacie, dunque quelli che sono i beni di prima necessità”, ha detto ieri ai microfoni della trasmissione Tagada’, su La7.
In Liguria divieto totale di assembramento
Divieto di assembramento totale nell’intera Regione Liguria a partire da lunedì. Lo ha annunciato il governatore Giovanni Toti, spiegando che firmerà un’ordinanza di concerto con il ministero della Sanità. “Vietiamo alle persone di stazionare in gruppi, da parte dei cittadini c’è bisogno del massimo rigore nei comportamenti”, ha detto Toti, spiegando anche che è stato esteso a tutta la Liguria il divieto assoluto di manifestazioni di ogni genere. Inoltre “per quanto riguarda le scuole, da lunedì prossimo, chiediamo alla direzione regionale di passare alla didattica a distanza per tutti gli alunni delle superiori, ad esclusione della prima, per almeno un 50% degli studenti. Ovvero, nel pieno dell’autonomia della scuola, chiediamo che ruotino tra didattica a distanza e didattica in presenza”.
In Campania coprifuoco ma scuole elementari riaperte
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca va verso il modello della Lombardia con un coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino. La Campania, con la Lombardia, è la regione con la curva epidemiologica peggiore. L’Unità di crisi della Regione Campania “suggerisce” alla Regione “di richiedere al ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana sull’intero territorio regionale”, si legge in un passaggio dell’ordinanza numero 82 firmata ieri sera da De Luca contenente ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza Covid-19. De Luca ha invece deciso, per quanto riguarda le scuole delle quali era stata decretata la chiusura, che la decisione non la prenderà lui, nel pieno della bufera politica con De Magistris.
L’ordinanza con cui De Luca delega la decisione
Sarà l’Unità di crisi della Regione Campania a decidere sulla “eventuale” riapertura della didattica in presenza per le scuole elementari a partire da lunedì 26 ottobre. Lo stabilisce l’ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. All’Unità di crisi regionale “è dato mandato – si legge – del costante monitoraggio e valutazione della situazione dei contagi sviluppatisi sul territorio in ambito scolastico e dei relativi casi connessi a ‘contatti stretti’, al fine dell’eventuale riapertura della attività in presenza della scuola primaria a decorrere dal 26 ottobre 2020”.
Salve ulteriori decisioni conseguenti l’andamento della situazione epidemiologica, quindi, “dal 21 ottobre e fino al 31 ottobre 2020 è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria”. Viene invece consentito lo svolgimento in presenza “delle attività destinate agli alunni con disabilità ovvero con disturbi dello spettro autistico, previa valutazione delle specifiche condizioni di contesto da parte dell’Istituto scolastico”.