La strage dei piccoli martiri di Gorla. Vittime senza una giustizia
ย La mattina del 20 ottobre del 1944ย alle ore 11,29, orario in cui gli alunni si trovano a scuola, si compieย una delle stragi piรน barbare della storia della seconda guerra mondiale: una bomba di 500 libbre viene sganciata sopra la scuola โFrancesco Crispiโ di Gorla, quartiere della periferia a nord di Milano.
Quella mattina alle ore 7,58 si alzarono in volo dallโaeroporto di Castelluccio (Foggia) 36 bombardieri pesanti โB-24 Liberatorโ del 451st Bomb Group dellโUSAAF. I bersagli erano gli stabilimenti della Breda di Sesto S. Giovanni.
I bombardieri arrivano sul cielo di Milano poco dopo le 11 e si dividono sopra lโInitial Point per raggiungere gli obiettivi in diverse ondate.ย Qui succede lโirreparabile. Uno dei gruppi di bombardieri, giunto in ritardo, esce di 22ยฐ sud-est rispetto alla rotta prestabilita. Troppo tardi per riallinearsi. Non potendo rientrare con le bombe agganciate, il comandante della missione decide ugualmente per il bombardamento.ย Dalla quota di circa 6,600 metri le pance dei bombardieri gettano il loro carico di morte sui quartieri popolari di Gorla e Precotto.
Ore 11,24. Via Fratelli Pozzi, Gorla. Nella scuola elementare โFrancesco Crispiโ sono presenti circa 200 alunni, le maestre e il personale ausiliario. Si sente suonare lโallarme antiaereo, che fu dato in estremo ritardo e cioรจ quando gli aerei erano giร su Milano. Alle 11,27 dai vani bomba dei B-24 piovono le bombe.ย In due minuti i primi ordigni giungono al suolo. Eโ lโinferno. La scuola Crispi รจ uno tra i primi edifici colpiti. Una bomba da 226 kg si infila nel vano scale, mentreย gli alunni e le maestre stanno ancora scendendo nel rifugio, senza possibilitร di scampo.
Per quei criminiย nessun ufficiale alleato ha mai pagato. Per questi reati contro persone inermi nessuna Norimberga fu indetta.
A perenne ricordo delleย oltre 200 vittime del bombardamento, tra cui 184 piccoli martiri. Riposino in pace.
Marzio Compagnoni