Rampelli a Conte e ai suoi ministri: «Scendete dalle auto blu e fatevi un giro su bus e metro»
«Il Partito Democratico, che esprime la ministra dei Trasporti, non vuole riconoscere il fattore critico nella diffusione del Covid rappresentato dal nodo dei trasporti pubblici locali. La ministra De Micheli nega l’incidenza dei contagi di stazioni e vetture. Citando curiosi studi scientifici smentiti peraltro da diversi immunologi». È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Rampelli: «Nulla sui trasporti»
«Nel Dpcm non c’è nulla sul potenziamento del sistema della mobilità. Tutto è rimandato alla legge di bilancio che vedrà la luce a dicembre. Con tempi di attuazione di eventuali interventi che non saranno prima del prossimo autunno. Consigliamo ai ministri del governo Conte di scendere dalle autoblu e farsi un giro in bus e metro nelle grandi città per constatare le condizioni in cui si viaggia. Voler responsabilizzare gli italiani ha un senso ma qui si cerca di scaricare su di loro tutte le responsabilità mentre gli assembramenti, fonte di focolai cui dovrebbe pensare lo Stato, restano inattaccati. Vigliacchi».
“Meccanismo Evira Stati”
Quanto al Mes, Rampelli è chiaro. «Lo abbiamo detto in tutte le salse: non c’è mai stata alcuna ragione economica che potesse giustificare un accesso capestro al Mes. In grande ritardo perfino Conte ha compreso che il “Meccanismo Evira Stati” è un trappolone. Evidentemente avevamo ragione noi nel dire che non erano state ufficialmente disinnescate le condizionalità e la clausola della sorveglianza rafforzata da parte di Bruxelles. Solo il Pd, partito evidentemente compromesso con i potentati finanziari e artefice di un servilismo senza ritegno nei confronti dell’asse franco tedesco, poteva augurarsi l’avvento dell’ipoteca europea sui bilanci italiani. Sul fronte interno al partito di Grillo invece occorre ammettere che la scissione è rinviata».