La Meloni a Conte: “Stai trasformando il virus in una farsa. Mi vergogno di vedere l’Italia ridotta così” (video)
Una Giorgia Meloni monumentale mette allo scoperto tutta la mancanza di credibilità con cui il governo Conte si è presentato agli italiani con l’ultimo Dcpm. Lo ha fatto pochi minuti fa in un intervento severo sulle misure – molte delle quali cialtronesche- contenute nel documento. Un “Manualetto delle buone intenzioni. Sui provvedimenti concreti capiremo se l’Italia avrà la possibilità di rialzarsi”. Un intervento di alto profilo che è partito dalle misure anti-Covid alla politica economica, fino alla politica estera, dalla Ue alla Cina. Il suo giudizio è a 360 gradi. ‘Tutto questo è ridicolo”, siamo di fronte a ”provvedimenti ridicoli”, afferma severamente guardando direttamente negli occhi il premier Conte in occasione del dibattito sul Recovery Fund. La leader di Fratelli d’Italia affonda: così rischiamo di ”trasformare il mostro del virus in una farsa grottesca”.
“Noi non saremo conniventi con simili idiozie”. L’insensata chiusura dei locali a mezzanotte – cita un elemento critico contenuto nel Dcpm- è un durissimo colpo per migliaia di imprenditori italiani. Molti dei quali dopo il lockdown avevano riaperto tra mille dubbi e incertezze, facendosi forza e investendo di nuovo sulla loro attività. Hanno speso soldi per adeguarsi a tutte le prescrizioni anti-contagio volute dal Governo. Molti si sono indebitati per ripartire, e ora rischiano di chiudere a causa di un provvedimento che vanifica tutti i loro sforzi. Ora pretendiamo che il Governo stanzi dei fondi e introduca subito un meccanismo di ristoro per i danni che sta causando a migliaia di piccole e medie imprese”.
Meloni: “Il Virus è nottambulo?”
A proposito di mancanza di coerenza, la Meloni stana Conte: “Il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina valgono anche per gli spacciatori nigeriani che bivaccano nelle nostre strade? O fate finta di non vederli perché siete troppo impegnati a mandare la polizia a vietare le feste e cene tra parenti? Anche questo è un tema di credibilità”.”Il risultato – prosegue – è che manca la credibilità e questa è la ragione per la quale noi, oggi più di ieri, e spero tutto il centrodestra, intendiamo batterci con forza, contro questi provvedimenti ridicoli: nelle piazze, sotto i ministeri e tra le gente: perché la storia sappia che non siamo stati conniventi con queste idiozie’‘. Così Giorgia Meloni ha concluso il suo intervento alla Camera.
“Stiamo combattendo il Covid o la cirrosi epatica?
“Questi Dpcm, presidente Conte, sono buoni soprattutto per i ‘meme’ su Internet…”. Impietosamente la leader di FdI snocciola gli aspetti che non solo la maggior parte degli italiani, ma anche autorevoli professori e opinionisti, insospettabili di simpatie per il centrodestra stanno mettendo in luce. “Non c’è credibilità in quello che fate. Troppe domande vengono fuori. Cosa vuol dire chiudere i locali alle 24, devastando intero settore? vuol dire che il Covid è nottambulo? Il divieto vale anche per i Centri sociali che potranno ballare anche di notte, perché sono amici del governo e non pagano le tasse? Se mi alleno per la marcia mi multano? Perché in teatro possono entrare 200 persone e alle nozze sono ammessi massimo 30 invitati? Qual è la ratio? Cosa vuol dire che non si possono amministrare alcolici fuori dai locali dopo le nove: stiamo combattendo il Covid o la cirrosi epatica? “.
“Milioni di disoccupati con voi al governo”
Poi mette in riga una volta per tutte gli interventi miserevoli del segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Troppe volte l’intrepido Zingaretti ripete che se al governo ci fosse stato il centrodestra avremmo contato i morti per strada. Vede – scandisce con ironia- non c’è prova su questo. Al contrario, abbiamo invece la prova che con voi presto avremo milioni di disoccupati grazie a sinistra tass e spendi”. Prosegue sulla gravità della situazione economica: “Non siamo ottimisti sul futuro di questa Nazione e le risposte che arrivano da questo governo continuano a mancare di credibilità e concretezza.
“Mi vergono”
A proposito di credibilità, il governo si rende indecoroso sotto tutti gli aspetto: “Se ci fosse stato un governo dotato, diciamo, del minimo sindacale di attributi necessari, Haftar avrebbe già visto dalle sue coste il profilo delle nostra Marina militare”, dice a proposito dei negoziati fallimentari del ministro degli Esteri Di Maio… Purtroppo la prova di questa sudditanza l’avremo anche con il Mes, quando accederete al Mes, perché così andrà a finire…”. Conclusione: “Mi vergogno a vedere l’Italia ridotta così e mi vergogno ancora di più quando la Polonia e l’Ungheria, nazioni meno potenti della nostra, alzano la testa contro il ricatto dell’Ue, che vorrebbe usare i soldi del Recovery Fund per piegare, con la scusa dello Stato di diritto, nazioni che vogliono difendere le radici, l’identità e i loro confini. Non fate finte di stupirvi quando alla fine porranno il veto: è da cretini, è da stupidi pensare che gente che ha difeso la propria libertà dai carri armati sovietici oggi si faccia minacciare dagli omuncoli della sinistra europea”. Lo ha detto Giorgia Meloni nell’Aula della Camera.