Luca Palamara alle Iene: “Processi pilotati contro Berlusconi? La sera in cui hanno smesso di intercettarmi”. Un caso?
A Le Iene, in onda stasera su Italia 1, andrà in onda un’intervista a Luca Palamara, l’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, appena radiato dal Csm con l’accusa di aver “pilotato” per interessi personali la nomina del procuratore di Roma. Palamara parla senza freni, dando la sua versione dei fatti e spiega come – secondo lui – in Italia le nomine dei magistrati sarebbero tutte dettate da logiche di spartizione tra le correnti politiche delle toghe e non dalla meritocrazia. “L’allarme lanciato da Berlusconi sulla politicizzazione della magistratura non era infondato”, rivela l’ex pm ai microfoni delle Iene.
L’ex pm ripercorre tutte le tappe della vicenda: le intercettazioni telefoniche a sua insaputa durante una cena nella quale discuteva di nomine e voti a favore di un candidato per il posto di Procuratore a Roma (“Così funziona la magistratura: nomine, carriere e la lotta tra le correnti, chi non vi appartiene è sicuramente penalizzato. Se un candidato non ha l’appoggio non riesce a diventare Procuratore della Repubblica”); la nomina del vicepresidente del Csm David Ermini (“Se ho orchestrato l’elezione di Ermini a vicepresidente del Csm come può Ermini rimanere al suo posto in maniera indifferente? Questo glielo dovrebbe dirglielo lui, non io”) e la cena con Pignatone in cui – sostiene sempre Palamara – il trojan sul suo telefono smise stranamente di funzionare (“Cosa ci siamo detti quella sera? Se fosse stata trascritta i giornali avrebbero avuto materiale per scriverci sopra…”).