Nuovo Dpcm, no a calcetto e cene in casa, locali chiusi alle 24: Conte prepara la stretta
Tre ore di vertice a Palazzo Chigi ieri sera per il premier Giuseppe Conte che, assieme ai capi delegazione, ha voluto mettere a punto le ulteriori regole anti contagio da coronavirus da inserire nel nuovo Dpcm. Alla riunione presenti anche il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. Il nuovo Dpcm potrebbe essere firmato già lunedì ed imporrebbe nuove severe regole sulla vita sociale degli italiani: il Comitato tecnico scientifico è stato convocato d’urgenza per le 15 di oggi.
Dpcm, le indiscrezioni trapelate ieri
Le novità più rilevanti riguardano sicuramente il divieto sulle feste private (con i banchetti di matrimonio limitati a 30 persone), chiusura imposta ai bar e ristoranti a mezzanotte nonché il divieto, dalle ore 21, di sostare davanti ai locali. Tutte queste misure, in particolar modo quelle relative agli orari dei locali, hanno ingenerato una sequela di proteste da parte delle associazioni di categoria che, però, sono rimaste inascoltate da parte del governo. Per evitare gli assembramenti, come era già trapelato ieri, sarà vietato anche solo sostare davanti ai bar o ai ristoranti, o anche solo spostarsi o stanziare in gruppi in posti pubblici come piazze o parchi sarà vietato: questo dalle 21 alle 6. La vendita di alcolici sarà possibile, ma solo fino alle 22. Le sanzioni previste per chi viola queste regole, secondo il Corriere, sarebbero le medesime previste se sorpresi senza mascherina: da 400 a 1.000 euro di multa.
No a sport di contatto: stop al calcetto
Le nuove regole del Dpcm riguardano anche lo sport: tutto gli sport di contatto a livello amatoriale, ivi compreso il calcetto. Il Comitato tecnico scientifico si era già espresso positivamente riguardo ad una limitazione degli sporti di contato a livello amatoriale, quale basket o calcetto. Ovviamente queste restrizioni non riguarderanno i giocatori professionisti.
Vietate le feste in casa
Ai banchetti dei matrimoni o dei battesimi, invece, sarà consentito partecipare solo a 30 persone: ovviamente, chi aveva pensato di organizzare una festa più grande con parenti amici adesso andrà incontro a nuovi problemi e soprattutto un pensiero va sempre alla categoria dei ristoratori, nuovamente penalizzata in investimenti e spese. Tutte le feste private saranno vietate, ciò varrà anche per le cene a casa, per la prima volta dall’emergere del Covid.
Al via i test rapidi
Dato che l’attesa per fare il tampone in molte regioni è arrivata anche a 12 ore, con automobilisti incolonnati lungo le vie delle città in attesa di sottoporsi al controllo, il Cts potrebbe saggiamente dare il via a cosiddetti test rapidi. Tali test potrebbero essere effettuati da medici di base e pediatri. Al tampone verrebbe sottoposto, poi, solo chi risulta positivo. Questa manovra permetterebbe anche di ridurre l’isolamento fiduciario a 10 giorni.
Trasporti, più controlli e distanze
A quanto pare, già da oggi sui treni ad alta velocità sarà invece consentita una capienza maggiore al 50 %, cioè la capienza prevista ora. Per quanto concerne i trasporti pubblici, ovvero bus e metropolitane, ai comuni e alle regioni sarà sollecitato un potenziamento dei controlli: la distanza dovrà essere mantenuta sia da chi si siede sia da chi resterà in piedi. La decisione arriva probabilmente dopo le immagini circolate in seguito alla riapertura di scuole e uffici, in cui in molte città gli italiani si sono trovati – non per colpa loro – ammassati sui mezzi pubblici. Forse anche per questo Giuseppe Conte intende poi continuare a “raccomandare” alle aziende lo smart working e l’uso della mascherina in ufficio. Solo chi sarà in stanza da solo potrà non sottoporsi a queste limitazioni.
Ilaria Paoletti