Vaticano, il cardinal Becciu investiva in derivati: soldi anche sull’azienda accusata di disastro ambientale

Finanza creativa inย Vaticano, senza troppi scrupoli e in barba al “codice etico” predicato daย Papa Francesco. Secondoย l’Espresso, il fondo di investimenti della Segreteria controllato dalย cardinale Angelo Becciuย puntava su “credit default swap, compagnie petrolifere di dubbia fama, passaggi in banche maltesi e svizzere indagate per corruzione, finanza speculativa con base in paradisi fiscali”. Insomma, il famoso “denaro sterco del Demonio”. Tecnicamente, il fondo era gestito dal finanziereย Enrico Crasso.

“Nella gestione Becciuย – spiega Repubblica, anticipando i contenuti del settimanale – ci sarebbero non soltanto fondi, provenienti dalle donazioni, investiti, come raccontato dalย Financial Times, in derivati che scommettevano sull’affidabilitร  creditizia della compagnia di autonoleggio Hertz, poi fallita: cioรจ quegli strumenti finanziari definiti dal Papa ยซunย gioco d’azzardo sul fallimento degli altri, inaccettabile dal punto di vista etico”. Non solo: “Saltato l’affare angolano di Falcon Oil nel 2013. Becciu e Crasso, cui era affidata la gestione della cassa vaticana, decidono allora di investire in obbligazioni nellaย Tullow Oil, compagnia petrolifera irlandese accusata aver dato tangenti a politici e a funzionari del governo del Regno Unito, e di aver poi causato unย disastro ambientaleย nel villaggio ugandese di Kakindo: sversatiย liquami tossiciย e scarti di lavorazione del petrolio nelle falde acquifere”. Roba decisamente compromettente, cosรฌ come in una indagine che potrebbe coinvolgere gli ex vertici vaticani in un giro diย tangenti venezuelane.ย 

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