Migrante di 15 anni trovato morto nella nave-quarantena: “Era denutrito”. Ora indagheranno Lamorgese?
Una storia tragica che ha visto la morte di un migrante 15enne a bordo della nave quarantena Allegra. Abou, questo era il suo nome, è rimasto sull’imbarcazione per dodici giorni, dal 18 al 30 settembre. Solo dopo le visite mediche del 28 e 29 settembre, è stato disposto il trasferimento in ospedale. Intubato – riporta Repubblica – il giorno dopo è entrato in coma per poi morire poco dopo, il 5 ottobre.
Abou, spiega il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, era denutrito, aveva anche i segni delle torture sul corpo. “Solo il 28 un medico se n’è accorto, ma era già troppo tardi”, dice la sociologa Alessandra Puccio, che il tribunale dei minori ha nominato tutrice del ragazzo. Proprio lei assicura di “voler andare a fondo della questione, perché quello che è accaduto non si verifichi più. Mi hanno detto che per giorni c’è stato solo un medico per i 600 migranti della nave quarantena, oggi ne è arrivato un altro”.
La notizia, che è a dir poco raccapricciante, non ha però destato alcuna indignazione. Il motivo? Matteo Salvini non è più ministro dell’Interno. Eppure la tragedia è avvenuta proprio con un governo, quello Pd e Movimento 5 Stelle, che si vanta di combattere per i diritti dei migranti, e a pochi giorni dalla richiesta di archiviazione per lo stesso Salvini, accusato di sequestro di persona per i migranti bloccati sulla nave Gregoretti nel luglio 2019. Sarà, ma quella dei giallorossi, arrivati a questo punto, non può che sembrare una barzelletta.
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