Appello disperato (e inascoltato) del cardinale Zen a Bergoglio: “L’accordo con la Cina ucciderà la Chiesa”
Il cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, ha criticato l’accordo tra il Vaticano e la Cina. In un’intervista al National Catholic Register, Zen, da sempre critico nei confronti del Partito comunista cinese, ha detto che questo accordo “ucciderà la Chiesa”. Secondo il cardinale, “il governo di Pechino potrà usarlo per chiedere alla gente qualsiasi cosa in nome del Papa”.
Il cardinale Zen trattato come Pompeo: l’accordo con Pechino non si discute
Pr scongiurare l’accordo, il cardinale Zen, vescovo emerito di Hong Kong, era stato quattro giorni a Roma nella speranza di poter incontrare il Papa. Il tutto per spiegargli le situazioni di Hong Kong e della Chiesa in Cina. Ma da Santa Marta non è mai venuta alcuna risposta. L’88enne porporato cinese ha atteso invano. E al sito conservatore, La Nuova Bussola Quotidiana, molto critico con Bergoglio ha detto: «Sono venuto per scongiurare la nomina di un vescovo filo-regime cinese a Hong Kong, sarebbe un disastro per i prossimi decenni».
Che cosa accadrà ai fedeli cinesi?
Con la nomina del prelato caro al regime, monsignor Choi, ha spiegato il cardinale Zen, il disastro sarbbe inevitabile. Da una parte la reazione che ci sarebbe nella maggioranza dei fedeli cattolici della diocesi, che si allontaneranno. Un po’ come sta accadendo negli ultimi tempi nella Chiesa occidentale. Ma soprattutto sarebbe la capitolazione definitiva della Chiesa davanti al potere politico cinese. Anche in questo caso spiccano le similitudini con la prona accettazione delle disposizioni governative in Italia per il Covid. Insomma, l’accordo “segreto”, siglato due anni fa, in realtà dà mano libera al regine di Pechino. «Non bastano le buone intenzioni – dice il cardinale Zen -, bisogna capire le cose, bisogna conoscere i comunisti».
“Sono lupi travestiti da pastori”
Per questo voleva incontrare il Papa. Spiegargli la situazione, appellarsi a lui perché scongiuri questo disastro per Hong Kong e per tutta la Chiesa. La nomina di un vescovo filo-regime, oltretutto in una dDocesi che non rientra nel territorio a cui si applica l’accordo con la Cina, sarebbe un tragico segnale a tutto il mondo e anche ai fedeli cattolici. E sull’accordo con la Cina ha chiosato: «Pensare di fare accordi con Pechino è folle. È come con il diavolo, non puoi dialogarci, o di qua o di là. Nomineranno lupi presentandoli come pastori».