Nino Spirlì, il vicepresidente della Calabria: “Dico neg*** e fro*** quanto voglio, nessuno me lo può negare”
Intellettuale controcorrente per definizione, giornalista, omosessuale dichiarato, di destra, cattolico, personaggio esuberante e vicepresidente della giunta calabrese di Jole Santelli. Si parla di Nino Spirlì, di cui si sta parlando moltissimo nelle ultime ore per un intervento a Catania nel corso della kermesse organizzata dalla Lega in vista del processo a Matteo Salvini sul caso Gregoretti che si aprirà domani, sabato 3 settembre. Il punto è che dal palco della manifestazione, Spirlì ha difeso la libertà di parola, anche quella più estrema: “Nessuno può vietarmi di usare le parole negr*** e fro***, in calabrese dico nigru per dire neg***, non c’è altro modo – ha premesso nella sua peculiare lezione -. Nessuno può venirmi a dire che io, come minoranza calabrese, non possa utilizzare il termine che meglio riconosco. Guai a chi mi vuole impedire di utilizzare la parola ricch***”, ha concluso Spirlì. Un fiume in piena.