Orrore a Ferrara, pusher stupra una 16enne dopo averle ceduto la cocaina: è un richiedente asilo nigeriano

Lo stupro dopo la cocaina. Orrore a Ferrara, dove un pusher stupra una 16enne residente in città e si allontana indisturbato, facendo perdere a lungo le sue tracce. Tutto, dopo averle ceduto la droga. Identificato e intercettato ieri, a due mesi dal crimine, viene fuori che l’uomo è un richiedente asilo nigeriano 25enne, conosciuto nell’ambiente dello spaccio come “Bobby”. La vicenda, che risale alla fine di luglio, si conclude dunque ieri, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Ferrara arrestano un cittadino nigeriano di 25 anni. Un pregiudicato, richiedente asilo, e in possesso di permesso di soggiorno. Un uomo conosciuto nell’ambiente dello spaccio locale con il soprannome di “Bobby”, fermato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal gip del Tribunale di Ferrara.

Ferrara, pusher nigeriano cede la cocaina a una 16enne poi la stupra

Il giovane, il 29 luglio scorso, nella zona di via del Lavoro a Ferrara, dopo aver ceduto della cocaina a una minorenne del posto, ha chiesto in cambio della dose di droga erogata il pagamento costringendo la ragazzina a subire un rapporto sessuale completo. La giovane, trattenuta a forza, privata del cellulare e minacciata con un coltello, è stata ridotta al silenzio e trascinata nella boscaglia nelle vicinanze. E l’ha violentata.

La minorenne trovata per caso in stato confusionale in un’area isolata

Verso le 23 di quel giorno, una pattuglia della Sezione Radiomobile del Norm di Ferrara, transitando appunto lungo via del Lavoro, ha notato la ragazza che, a gesti, attirava la loro attenzione. La minorenne, in lacrime, ha riferito di essere stata violentata poco prima da un uomo di colore. In un luogo isolato. Lungo un tratto della ferrovia che porta dalla stazione all’ex distilleria. Inferto lo scempio, naturalmente l’uomo si era allontanato rendendosi subito irreperibile.

Il pusher nigeriano è un pregiudicato conosciuto con il nome di Bobby

I carabinieri, che hanno trovato la vittima dell’odioso abuso subito dopo la violenza hanno immediatamente accompagnato la ragazza nel reparto di Ginecologia dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara, per gli accertamenti medico legali e le cure del caso. Lì la minorenne è stata raggiunta dalla madre. Le indagini, immediatamente avviate dalla Compagnia Carabinieri di Ferrara, e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di individuare e identificare il pusher “Bobby” che, già in precedenza, aveva ceduto della droga alla minore. Peraltro, il nigeriano era già stato arrestato nel 2019, sempre per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini non lasciano dubbi: il responsabile è il richiedente asilo nigeriano

I riscontri investigativi raccolti dai Carabinieri hanno permesso così di arrivare a una identificazione certa dell’autore del crimine. Sia grazie alle varie testimonianze raccolte. Che al riconoscimento fotografico. Come spesso accade in casi analoghi, gli inquirenti al lavoro sul caso hanno associato l’attività investigativa classica a quella scientifica. Così, grazie al riscontro positivo del profilo genetico dell’uomo, rinvenuto sulla vittima immediatamente dopo il fatto, l’identificazione del responsabile dello stupro ha escluso ogni dubbio. Quindi, dopo l’arresto le forze dell’ordine hanno provveduto a trasferire il nigeriano nel carcere di Ferrara, dove resta a disposizione della Autorità Giudiziaria.

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