Coronavirus, rissa furibonda al supermercato di Crema: “Non indossate la mascherina”, tornano col cric
Cestini lanciati, pugni, spintoni. E’ accaduto al supermercato Coop di Crema, nel centro commerciale Gran Rondò, il motivo che ha scatenato la mega rissa è dovuto alle mascherine. E’ uno dei tanti pomeriggi di shopping quando al centro commerciale entrano due uomini originari dell’est Europa entrano senza indossare la mascherina, come noto obbligatoria nei luoghi chiusi per disposizioni anti contagio Covid-19. I due non passano inosservati, qualche cliente fa notare lo stato delle cose, anche la guardia di vigilanza ne accorge e avverte i due che dovono mettere la mascherina. L’atmosfera di scalda in un attimo, una reazione furiosa i due cominciano a lanciare cestini contro la guardia giurata, oggetti. Altri clienti provano a mettersi in mezzo, così come un commesso del reparto ittico, con i clienti che tra le urla generali scappano dal supermercato.
Passano pochi minuti, la situazione sembra tornata alla normalità, tanto che i due avevano deciso di lasciare il centro commerciale. Una tranquillità durata poco, uno dei due aggressori si presenta di nuovo all’ingresso armato di cric e con tutte le intenzioni di riprendere la lite da dove l’aveva lasciata. Sul posto però era intervenuta nel frattempo anche una volante della Polizia e così gli agenti hanno subito bloccato l’aggressore evitanto che la situazione degenerasse.
“Questo è quanto accade nei luoghi del commercio tutti i giorni e milioni di lavoratori restano esposti al rischio di contagio e alla possibilità di aggressione da parte dei negazionisti della pandemia. Non c’è più tempo – ha denunciato Francesco Iacovone, del Cobas nazionale, “segnalazioni dei lavoratori hanno frequenza ormai quotidiana e il rischio di contagio, sommato a quello di aggressione, devono essere contenuti dalle istituzioni di questo Paese. La retorica degli eroi, quelli in prima linea durante il lockdown, non serve per lavorare in serenità” – prosegue il rappresentante sindacale – “servono invece contingentamenti agli ingressi, mascherine e controlli stringenti. Oltre alla crisi sanitaria siamo di fronte a un vero e proprio problema di ordine pubblico che deve essere affrontato con vigore dal Governo, attraverso i Ministri competenti e i Prefetti”, conclude Iacovone.