La proposta della Lega: “C’è odio anti cristiano, serve osservatorio”
In meno di due mesi sono stati almeno tre gli atti di violenza e vandalismo nelle chiese di Roma e provincia.
L’ultimo soltanto qualche giorno fa nel centro della Capitale. Un 53enne svizzero ha fatto irruzione a San Claudio dei Sacramentini, in piazza San Silvestro, e dopo aver minacciato più volte di morte il parroco con l’asta metallica del microfono, ha iniziato a prendere di mira gli arredi della chiesa, infrangendo alcuni vetri, buttando per terra il leggio, danneggiando parte dell’altare, diverse suppellettili e alcuni banchi, prima di essere arrestato dagli agenti di polizia intervenuti sul posto.
Stesse scene a Ferragosto, quando un istruttore di pugilato ha messo a soqquadro la parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa, a La Rustica. In preda ad un raptus l’uomo, 54 anni, si è scagliato contro oggetti e arredi sacri finché, come riportava Roma Today, l’anziano parroco e una donna che stava facendo le pulizie non sono riusciti a chiamare i carabinieri. Per bloccare l’esagitato c’è voluto l’intervento dei militari che hanno dovuto usare lo spray al peperoncino.
Qualche giorno dopo, ad Albano Laziale, comune dei Castelli Romani, è stato dato alle fiamme il portone del santuario di San Gaspare. Ignoti hanno cosparso di benzina l’ingresso del luogo sacro e poi hanno acceso la miccia. Non ha dubbi il parroco, don Mario Proietti. “È un atto doloso”, ha detto alla Nuova Bussola Quotidiana. E così qualcuno ha iniziato a parlare di deriva “cristianofoba”. “Sono sempre più in aumento gli atti contro la Chiesa che vengono catalogati semplicemente come atti vandalici”, denuncia Laura Corrotti, consigliera leghista alla Regione Lazio, che ha proposto l’istituzione di un Osservatorio regionale sulla cristianofobia.
“Uno strumento – spiega a IlGiornale.it – che può servire a dare una risposta a questi fenomeni e a raccogliere dati e informazioni relative a denunce di questo tipo”. Nei giorni scorsi ha protocollato una proposta di legge regionale sulla quale si augura di trovare “un sostegno trasversale”. L’osservatorio si occuperebbe di promuovere “attività di studio e di ricerca sulle problematiche relative alle azioni di discriminazione contro la religione cristiana e a tutela della libertà religiosa verificatesi sul territorio del Lazio”.
“In particolare, miriamo a raccogliere ed elaborare dei dati e delle informazioni relative a denunce di episodi di cristianofobia, atti di persecuzione, discriminazione, violenza e intolleranza religiosa a danno dei cristiani e pubblicazione dei dati raccolti attraverso un sito web – ha aggiunto Corrotti – attivando, inoltre, protocolli di intesa con le autorità civili e religiose per iniziative di monitoraggio e denuncia degli atti di persecuzione e discriminazione contro i cristiani e di elaborazione di specifici programmi a sostegno delle vittime degli stessi”. “Gli attacchi alle nostre chiese sono molto più frequenti di quanto si possa pensare”, ci tiene a precisare la consigliera del partito di Matteo Salvini.
L’obiettivo è che episodi come quelli avvenuti quest’estate non passino in sordina. “Il vero pericolo – conclude la leghista – è quello di restare in silenzio e sottovalutarli”.
il giornale.it