Meloni contro l’utero in affitto: “Reato va punito in Italia anche se commesso all’estero”
Giorgia Meloni annuncia la proposta di legge contro l’utero in affitto: “Va reso un reato universale“, è la richiesta della leader di Fratelli d’Italia. “Inizia oggi in commissione Giustizia alla Camera l’esame della proposta di legge di Fratelli d’Italia per rendere l’utero in affitto reato universale, ovvero punibile in Italia anche se commesso all’estero“. La proposta di legge pertanto serve proprio a colmare il vuoto normativo della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita alla luce dell’attuale business della maternità surrogata, sempre più florido all’estero.
Meloni: “Maternità surrogata schiavitù del terzo millennio”
La leader di FdI spiega che la proposta di legge risale al 2018: “Finora era rimasta chiusa nei cassetti di Montecitorio ma finalmente prende il via la sua discussione. La maternità surrogata è la forma di schiavitù del terzo millennio, che umilia il corpo delle donne e trasforma i bambini in una merce. Mi auguro che tutte le forze politiche, al di là degli schieramenti e delle posizioni, vogliano condividere con noi questa battaglia di civiltà”, scrive su Facebook la Meloni.
Il turismo procreativo delle coppie italiane
La necessità di poter punire in Italia chi sfrutta tale pratica all’estero nasce dal fatto che in altri Paesi europei e soprattutto extraeuropei come India e Stati Uniti la maternità surrogata è legale. Ecco perché in questi anni è sempre più diffuso il “cosiddetto turismo procreativo“, ossia “quel fenomeno per cui coppie italiane che non possono avere figli si avvalgono della tecnica della surrogazione di maternità in un Paese estero in cui la stessa è consentita”, si legge nel testo della proposta di legge.
Solo in India è un business da 2 miliardi l’anno
“La maternità surrogata sta diventando un vero e proprio business – denuncia FdI – che, tanto per fare un esempio, in India vale oltre 2 miliardi di dollari l’anno. In questo Paese le ‘volontarie’, reclutate nelle zone più povere, ‘producono’ più di 1.500 bambini all’anno per assecondare la domanda che viene dall’estero”. E quanto costa a una coppia affittare l’utero di una donna in questi Paesi in via di sviluppo? Tra i 25 e i 30 mila dollari rispetto ai 50 mila che si spendono negli Usa, per fare un esempio. Ancora, sempre in India, “le volontarie che entrano nel circuito legale delle cliniche per la maternità surrogata guadagnano tra gli 8 mila e i 9 mila dollari a gestazione, una cifra che corrisponde a dieci anni di lavoro di un operaio non specializzato”, si legge nel testo della proposta di legge.
Adolfo Spezzaferro