M5S, l’ira di Corrao: «Per noi una disfatta senza precedenti, dobbiamo solo stare a testa bassa»


Durissima lettura dei risultati elettorali del M5S di Ignazio Corrao, europarlamentare grillino e volto noto del Movimento. In un lungo post affidato a Facebook, Corrao “smonta” anche i commenti di entusiasmo dei 5 Stelle per il via libera al referendum sul taglio dei parlamentari. «Bisogna avere la maturità», dice infatti Corrao, «di dirci che il Sì alla riforma è lontano anni luce da poter essere considerato un voto ‘”a favore” del M5S o di chi lo gestisce. Come è facile capire dai risultati elettorali che invece sono il disastro più assoluto. Che ci sia euforia, tra i miei colleghi, per questo risultato, lo trovo fuori luogo e fuorviante. Perché oggi dovremmo tutti stare a testa bassa e riflettere su come ci siamo ridotti a questi numeri e quali sono le responsabilità».

Corrao: «Il M5S sta diventando come l’Udeur»

«Si registra una disfatta senza precedenti del M5S», osserva l’europarlamentare.«Dopo aver dimezzato le percentuali alle europee l’anno scorso continua a correre a velocità spedita verso il fondo. Cosa c’è da essere contenti per chi ha gestito (senza congressi e confronti) il Movimento? L’ha portato ad essere quasi inesistente nelle regioni del nord e del centro e irrilevante al sud, dove eravamo fortissimi fino a all’altro ieri. Fino a 2 anni e mezzo fa sfidavamo da soli corazzate di 11 liste (Sicilia) giocandocela fino in fondo, con forza, determinazione e idee. Adesso siamo vicini alla dicitura “altri’” in Regioni in cui ci presentiamo con ministri e sottosegretari». Dunque la richiesta di una svolta, con un congresso immediato che imprima un cambio di passo.

«Ci vuole un congresso immediato»

«L’unica cosa che possiamo fare – scrive infatti Corrao – è pretendere un Congresso immediato e democratico, aperto fisicamente ad attivisti e portavoce locali, in cui si fissino velocemente nuovi obiettivi, visioni ed idee, nuove strutture e nuove persone che debbano perseguirli, ringraziando chi ha portato avanti il programma fino ad oggi. Ma l’alternanza e la discontinuità al potere sono essenziali per la democrazia e il buon governo. Se non si svolta immediatamente (un congresso in realtà andava fatto dopo il disastro delle europee) e si va avanti così, il futuro del fu M5S è qualcosa di simile all’Udeur».

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