Disperati in fuga dalla guerra? No, in fuga dalla galera: tra i tunisini sbarcati 13 criminali già espulsi dall’Italia
Tredici tunisini appena sbarcati sulle coste siciliane sono stati identificati dalla Polizia di Agrigento. Il risultato dell’identificazione? Erano già stati espulsi dall’Italua per reati pregressi. Il carrozzone mediatico della sinistra dipinge le persone in arrivo in Sicilia come disperati in fuga dalle guerre e dalle carestie. Probabilmente ci sono anche alcuni casi di situazioni drammatiche. Ma la realtà è ben diversa. Dalla Tunisia arrivano criminali, pregiudicati. Così come dal Marocco, come emerge anche dalla popolazione carceraria italiana. Una popolazione sempre più caratterizzata da criminali nordafricani.
Chi sono i tredici tunisini arrestati dalla polizia di Agrigento
La notizia di oggi parla chiaro e conferma questa tendenza. La Polizia ha arrestato ad Agrigento tredici extracomunitari tutti tunisini, poiché destinatari di decreto di respingimento con divieto di reingresso nel territorio italiano e nell’area Schengel e cinque destinatari di decreto di espulsione con divieto di reingresso nel territorio italiano e nell’area Schengen. Gli uomini della Squadra Mobile hanno sottoposto i migranti agli arresti domiciliari ad Agrigento presso una struttura di accoglienza per migranti, in attesa del giudizio direttissimo. Sempre che i tredici tunisini non fuggano prima del processo.
Sbarchi “oscurati” in periodo elettorale
Intanto, non cessa il flusso migratorio in Sicilia. Prima i 760 migranti arrivati con la nave Rhapsody, a Porto Empedocle. Stanotte, invece, sono giunte altre 150 persone. Sono sbarcate con la nave di linea Sansovino. Anche questo gruppo di migranti e’ stato trasferito, come il primo, dall’hotspot di Lampedusa che e’ arrivato a toccare anche 1200 persone dopo gli ultimi sbarchi.
Agrigento invasa dai migranti
Ha preso il via lunedì sera, cominciando da minorenni e gruppi familiari, lo sbarco dei migranti che hanno effettuato la sorveglianza sanitaria sulla nave quarantena Rhapsody. Ben 260 alloggiano in diversi centri d’accoglienza. Mentre circa 500 sono sbarcati senza alcuna destinazione. Ma con l’ordine del questore di lasciare il territorio italiano entro cinque giorni. Si sono già riversati, così come è successo in passato, verso Agrigento in attesa di prendere il primo treno o autobus utile per spostarsi verso i grossi centri.
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