“Un referendum per abolire partiti e gruppi fascisti”. Le priorità del fascio-ossessionato Berizzi
Diceva qualcuno che le ossessioni ci consentono di trovare il nostro posto nel mondo. Deve essere particolarmente vero per il fascio-ossessionato Berizzi che – in piena campagna elettorale per le Regionali e soprattutto per un referendum costituzionale – trova il tempo di affidare ai social il suo peculiare pensiero sulla sua fissazione numero uno: «A proposito di referendum, forse sarebbe ora di farne anche uno con questi due quesiti: “Chiudere partiti e gruppi fascisti: SI-NO”. “Clausola elettorale antifascista per tutti i partiti: SI-NO”. O dentro o fuori. Già immagino le indicazioni di voto», il tutto accompagnato dall’immancabile hashtag #Costituzione.
Naturalmente, in un’epoca che ha elevato i post della Ferragni ad acutissima analisi sociologica e politologica per descrivere tragici fatti di cronaca, si può dire che il fascismo sia divenuto come il prezzemolo: sta bene su (quasi) tutto. Ma se il «fascismo eterno» tratteggiato anni fa da Umberto Eco risultava talmente gassoso da potersi accompagnare davvero a qualunque cosa, il «fascismo» continuamente evocato da Berizzi somiglia molto di più all’equivalente di un «guardatemi, esisto anche io, devo guadagnarmi lo stipendio e il posto nel mondo di cui sopra».
A quanto pare sembrava davvero brutto prendere una posizione sul tema del momento, e cioè la riforma costituzionale, invece di incastrarsi nel solito mantra dello «specialista del fascismo in assenza di fascismo». Ovviamente ciascuno promuove se stesso come meglio crede, anche ricorrendo ad altisonanti hashtag che evocano la Costituzione, in un momento in cui una parte della Costituzione è in gioco – e non certo per colpa del fascismo: per vendere i propri libri e i propri articoli, naturalmente, diventa necessario vedere, e soprattutto far vedere, fascismo ovunque.
Qualcuno poi dovrebbe ricordare a Berizzi che non servono «clausole elettorali di antifascismo» perché molto semplicemente il partito fascista è vietato dalla clausola di democraticità e dal divieto di ricostituzione della XII disposizione: il resto – ciò che gli altri indicano come «fascismo», ma non lo è – non rientra nei divieti previsti dai Costituenti. Insomma, Berizzi nel 2020 avverte un «pericolo» che nemmeno nell’immediata fine della guerra i Padri della Costituzione avvertivano come tale. O forse il nostro si sente culturalmente o moralmente superiore anche a loro, e in grado di impartire lezioni su di un nuovo livello, chissà.https://platform.twitter.com/embed/index.html?dnt=true&embedId=twitter-widget-0&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1305269894003515394&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fwww.ilprimatonazionale.it%2Fapprofondimenti%2Freferendum-abolire-partiti-gruppi-fascisti-fascio-ossessionato-berizzi-167729%2F&theme=light&widgetsVersion=219d021%3A1598982042171&width=550px
Cristina Gauri