Matteo Salvini aggredito, l’esperto: “La rottura del rosario può essere un gesto di magia nera tribale”
Una “strana” aggressione, quella subita da Matteo Salvini a Pontassieve da parte della 30enne congolese Auriane Fatuma Bindela. Un gesto violento, il rosario nel mirino, strappato, e quel grido: “Io ti maledico”, con dito puntato al volto del leader della Lega. Un gesto che come spiega Il Giornale fa pensare a un atto di magia nera, proprio come quello celebrato in Congo nel 2013 contro Roberto Calderoli dal padre di Cecile Kyenge. La magia nera, infatti, è una antica tradizione del paese africano, si parla dei riti “voodo”. E sul punto, interpellato sempre da Il Giornale, si esprime Andrea Bocchi Modrone, antropologo ed esperto in religioni sincretiche afro-americane.
Si è trattato di un gesto di magia nera? “Allora, premesso che a me sembra una persona fuori di testa, però in effetti c’ho pensato anche io e vedo comunque alcuni elementi che possono far pensare anche a un gesto di magia nera tribale – premette -. Innanzitutto vi è la rottura del rosario che sul piano magico può essere visto come un talismano di protezione, quindi un gesto che, osservato con la lente della magia nera può essere interpretato come un io rompo la tua protezione e ti attacco con il mio Dio che è superiore”. Insomma, l’ipotesi della magia nera è plausibile. Dunque, l’esperto sottolinea come ci sia un secondo aspetto, “che riguarda l’aggressione culturale e cioè il disprezzo nei confronti della fede di Salvini: per dirla in maniera semplice io disprezzo il tuo Dio e il tuo credo“, rimarca.