Coronavirus, boom di contagi in Francia? Quarantena dimezzata: “Non viene rispettata e si è più contagiosi i primi 5 giorni”
Il governo francese con oltre 8500 casi di coronaviurs al giorno ed una crescita esponenziale pressoché quotidiana ha deciso di ridurre da quattordici a sette giorni della durata dell’isolamento per le persone risultate positive al Covid-19: è quanto annunciato dal ministro della Salute, Olivier Véran. La decisione verrà adottata in modo formale in occasione del “consiglio Difesa di venerdì” il che “ci darà un pò di tempo per consultare altri esperti sull’attuazione della misura”, ha aggiunto il ministro su France Inter. “Siamo più contagiosi nei primi 5 giorni dopo l’apparizione dei sintomi o che seguono la positività di un tampone. In seguito – ha spiegato Véran -. La contagiosità diminuisce in modo molto netto, e dopo una settimana resta ma molto debole”.
L’accorciamento della quarantena favorirà “una migliore adesione” alla regola – secondo il ministro – poiché oggi “registriamo che gran parte dei francesi non rispetta la quarantena”. Il Consiglio di Difesa – composto da un gruppo ristretto di ministri – viene convocato dal presidente Emmanuel Macron all’Eliseo sempre più frequentemente dall’inizio della crisi del Coronavirus.
Una decisione ovviamente che ha ricevuto il plauso del mondo dell’imprenditoria. “Sarebbe una piccola boccata d’ossigeno per le aziende in termini organizzativi. Sarebbe benvenuto”, ha dichiarato il presidente della Confederazione delle Piccole e Medie Imprese (Cpme), Francois Asselin, intervistato da Franceinfo Tv in seguito agli annunci fatti questa mattina dal ministro della Salute, Olivier Véran. Asselin spera, in particolare, che si “possa accorciare questo periodo di quattordici giorni, perché abbiamo problemi organizzativi in molte piccole imprese”. “Credo che intorno ai sette giorni sarebbe un periodo ragionevole”.
Una decisione che sembra di fatto più dettata dall’economia che non dal buon senso, complice anche la pubblicazione dell’istituto di statistica francese Insee secondo il quale la Francia ha assistito alla distruzione di 158.200 posti di lavoro nel settore privato (-0,8%) dopo i 492.200 già scomparsi nel primo.
Non solo, l’Istituto Nazionale di Statistica di Parigi conferma tuttavia la prevista contrazione del prodotto interno lordo di circa il 9% sull’insieme dell’anno 2020, aggiungendo che “alla fine dell’anno l’attività economica resterà comunque al di sotto del suo livello pre-crisi”, di circa il -4%. Sul quartro trimestre il Pil dovrebbe progredire in Francia di solo l’1%. L’Istituto sottolinea il “rischio di uno shock significativo della domanda» e aggiunge che la ripresa dell’economia sarà di conseguenza, “meno rapido”, negli ultimi mesi dell’anno.