“Prendila e portala nell’islam…”. Foto choc per attrarre migranti
Sul treno da Cagliari a Iglesias, in Sardegna, una ragazzina di 17 anni sarebbe stata circondata da tre migranti e uno di loro l’avrebbe palpeggiata.
I tre sono domiciliati in una struttura di accoglienza di Villaspeciosa e stavano rientranto in struttura quando hanno incrociato la giovanissima, che giunta in stazione ha allertato il 112. Gli stranieri sono stati fermati e quello ritenuto responsabile, un algerino di 24 anni, è stato denunciato. L’Unione Sarda riferisce che tutti e tre i giovani erano già stati precedentemente raggiunti da un decreto di espulsione. Questa è una delle tante storie di cronaca quotidiana del nostro Paese, che potrebbe trovare origine nella propaganda pro-immigrazione dei tanti gruppi di Facebook dove vengono scambiate informazioni sull’Europa.
I social sono un ottimo vettore di informazioni per chi decide di lasciare il suo Paese e raggiungere l’Europa. Viene sponsorizzata la rotta balcanica, con percorsi, distanze e informazioni, ma vengono anche pubblicizzati gli imbarchi per l’Italia e per la Spagna. Per incentivare la partenza dei migranti più indecisi vengono spesso utilizzate immagini di bellissime donne europee, rubate qui e là dai social e dal web, millantando la loro disponibilità e accondiscendenza verso gli stranieri. I post sono tutti scritti in arabo e corredati dalle immagini di ignare ragazze, che diventano il sogno dei migranti. “Solo nella città di Napoli (con tanto di bandiera italiana), trovi una ragazza bella e soddisfatta di vivere con te nei quartieri popolari”, si legge nel post con la traduzione automatica di Facebook. Scorrendo le immagini si trova di tutto, anche illusioni di matrimonio con donne europee.
“Ditele che sono un immigrato clandestino“, recita la didascalia tradotta di un post in cui è stata pubblicata la foto di una poliziotta svedese. C’è poi la foto del nostro Altare della Patria in cui, in primo piano, ci sono tre ragazze di spalle vestite di verde, bianco e rosso a simulare il tricolore. Ogni post è accompagnato da cuori e da tantissimi messaggi di giovani uomini che, allettati dalle immagini, si augurano di sbarcare presto in Europa. Ci sono poi anche messaggi di caratura religiosa: “Prendila cristiana o ebraica e portala nell’Islam”. Non mancano immagini con allusioni sessuali, con ragazze che mostrano il loro florido décolleté, ignare che le loro foto possano essere finite in gruppi come questo. “Ci vediamo presto in Europa”, si legge in un post con allegato il selfie di due belle ragazze.
Quello di Villaspeciosa non è l’unico caso. Pochi giorni fa un episodio simile è avvenuto a Siena, dove una turista sarebbe stata palpeggiata in un bar da un nigeriano in attesa di regolarizzazione, come raccontato da La Nazione. È noto anche il caso della donna violentata sul treno da Roma ad Avezzano da un 28enne straniero, oppure quello del marocchino fermato in flagranza di reato, sul treno diretto da Ferrara a Ravenna, mentre si masturbava davanti a un bambino di 5 anni. Propaganda nei gruppi dei migranti su Facebook
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