Giuseppe Conte indagato per il coronavirus, la verità: “Verbali desecretati, il lockdown l’ha deciso lui”
La verità su Giuseppe Conte e il primo lockdown totale che ha firmato l’Italia è tutta lì, dentro ai ricorsi delle associazioni e dei cittadini che hanno portato il premier e mezzo governo in Tribunale per la gestione dell’emergenza coronavirus. A sottolinearlo polemicamente su Italia Oggi è Pierluigi Magnaschi, firma prestigiosa nonché ex direttore dell’agenzia Ansa. Non un pericoloso estremista del pensiero, dunque.
“La vicenda dei bonus ai parlamentari – spiega Magnaschi – è riuscita a far scomparire dallo schermo dell’opinione pubblica una vicenda politicamente inquietante, svelata dal fatto che un gruppo di cittadini era riuscito, attraverso una precisa azione giudiziaria, a far desecretare, almeno in parte, i verbali del marzo scorso delle sedute del cosiddetto Comitato tecnico scientifico (Cts) insediato da Conte e che il premier diceva fosse il responsabile esclusivo delle sue scelte in ordine alla lotta al coronavirus”. Bene, lungi dall’essere il semplice esecutore di quel che gli indicava il Cts, nota Magnaschi, il premier ha avuto parte più che attiva nella decisione di imporre il lockdown.
“Che qualcosa bollisse sul fuoco, lo dimostrava anche il fatto che Conte aveva inizialmente opposto il divieto della pubblicizzazione dei verbali del Cts – prosegue Magnaschi -. Costretto dal Tar a renderli pubblici, Conte aveva bloccato la procedura ricorrendo al Consiglio di stato. Salvo poi rendersi conto che la sua posizione era diventata insostenibile per cui, aperti i verbali, si è appreso che il Cts non ha mai chiesto a Conte di applicare il lockdown a tutto il paese ma solo alle regioni (che erano la minoranza, numericamente) massicciamente aggredite dal Covid”. Quindi, conclude l’ex direttore, “contrariamente a ciò che Conte aveva ripetutamente detto in sede istituzionale, ai magistrati e all’opinione pubblica, la decisione del lockdown in tutto il paese, con enormi danni economici specie per le regioni del Sud, è stata una decisione da lui presa indipendentemente dai suggerimenti del Cts”.