Meloni avverte il governo: «Non azzardatevi a rinviare le elezioni, pronti a scendere in piazza»
«Voglio essere molto chiara. Primo, non si azzardino a dire — come comincio a sentire in giro — che le Regionali vanno rinviate per l’emergenza Covid». Giorgia Meloni avvisa il governo. E lo fa attraverso una luna intervista al Corriere della Sera.
“Siamo pronti a scendere in piazza”
«Non lo accetteremmo mai – prosegue la leader di FdI – perché non si può usare la pandemia per scopi elettorali, come a volte già è stato fatto. Noi ci presentiamo alle Regionali per dare un governo migliore nei territori ai cittadini, ma è indubbio che si tratta di un test rilevante anche a livello nazionale. E dunque, se le risposte che arriveranno dagli elettori saranno quelle che immaginiamo, non si potrà aspettare più: siamo pronti a scendere in piazza e a mobilitare milioni di italiani per chiedere libertà e democrazia».
Intervista di Meloni al “Corriere della Sera”
Sul patto anti-inciucio, la Meloni si dice certa che Berlusconi e Salvini non saranno attratti dalle sirene del governo. «Per me, che sono una persona di destra – dice alla giornalista Paola Di Caro del Corriere – la firma di un documento ha sempre un valore». Ma il patto, precisa, «non serve a noi. Serve per essere chiari con gli italiani. A loro diciamo che abbiamo un progetto, una visione di politica economica, dell’Europa, di quello che si deve fare per uscire dall’emergenza, di come far ripartire l’Italia. E di come debbano essere le istituzioni». Quindi, il messaggio della leader di FdI è chiaro. «Non c’è altro governo che non si di centrodestra». Gli altri sono governi che hanno come unico collante le poltrone. Come quello attuale formato da Pd e M5s, «visto che nei programmi e nella linea continuano ad avere poco in comune».
“Non sono iscritta al partito di Draghi”
Giorgia Meloni risponde anche sull’atteggiamento di FdI verso il governo, alla vigilia del piano per il Recovery Fund e alla gestion di oltre 100 miliardi. «Oggi lo dice anche Mario Draghi, al cui partito io sono tra i pochi non iscritti. Non si può fare debito pubblico per spese improduttive. Non si possono buttare, aggiungo io, i soldi in reddito di cittadinanza, bonus monopattini, assunzioni per velocizzare le pratiche di regolarizzazione degli immigrati. Il governo rischia di presentare un piano risibile. Sempre che i soldi arrivino davvero…»