Maria Giovanna Maglie, discoteche chiuse e il sospetto su porti e comizi: “Prove volgari di dittatura”
Ribellarsi è giusto, ribellarsi è un dovere. Lo scrive Maria Giovanna Maglie, che su Twitter ha commentato in maniera particolarmente incisiva le nuove misure restrittive imposte dal governo. Non solo è stato inferto un colpo durissimo alle discoteche tramite il divieto delle attività del ballo fino al 7 settembre, ma è stato anche aggiunto l’obbligo della mascherina all’aperto in una fascia oraria predeterminata: dalle 18 alle 6 non sarà possibile andare in giro senza indossare la mascherina. “Dagli alle discoteche e ignoriamo i porti?”, è l’affondo della Maglie, che si riferisce ovviamente agli sbarchi incontrollati di clandestini e dei focolai nei centri di accoglienza, problemi che il governo cerca in tutti i modi di ignorare o quantomeno sminuire, puntando invece l’attenzione su discoteche e mascherine. “Qualcuno tra poco pensa di vietare i comizi? Prove volgari di dittatura?”, si domanda la Maglie, che non nasconde la preoccupazione in vista delle elezioni regionali e del referendum, previsti per il 20 e 21 settembre.