Due albanesi e un egiziano, chi sono i responsabili del brutale stupro ai danni di una 15enne in spiaggia
Terribile avventura quella accaduta a una ragazzina di 15 anni in spiaggia a Lignano. La giovane era sola e stava aspettando alcuni amici quando è stata avvicinata da un gruppetto di tre coetanei. Sembra si tratti di due albanesi e un egiziano. I tre avevano lasciato la struttura di accoglienza di Milano per trascorrere la notte di Ferragosto al mare, a Lignano Sabbiadoro, nota località balneare in provincia di Udine. I tre extracomunitari sono alla fine stati portati in Questura a Udine e la giovane ha terminato la nottata in ospedale per accertamenti antiviolenza.
Due la violentavano e il terzo stava a guardare
Il gruppetto di stranieri è sospettato di aver commesso violenza sessuale di gruppo. Sono soprattutto due i sospettati di aver stuprato la 15enne, mentre il terzo, un loro coetaneo, si sarebbe limitato a guardare cosa stavano facendo i suoi amici, senza però cercare di fermarli o avvertire qualcuno. L’ipotesi nei suoi confronti è quindi quella di concorso morale nel reato. Massimiliano Ortolan, dirigente della Squadra mobile di Udine, ha spiegato che “deve essere estremamente chiaro chi ha fatto cosa”. Per tutta la giornata di ieri, domenica 16 agosto, le indagini sono proseguite per accertare chi abbia commesso cosa. È intervenuta anche la Procura per i minorenni di Trieste.
Ragazzina violentata in spiaggia
Tutto è cominciato dopo che la giovane ha chiamato il 113 per chiedere aiuto. Una volta giunta sul luogo la volante della polizia, la ragazzina, originaria di Padova ma residente a Venezia con i genitori, ha raccontato agli agenti cosa le era successo. Era arrivata a Lignano nel pomeriggio di venerdì 14 agosto per incontrare sul litorale alcuni amici con i quali trascorrere la serata. Poco dopo però sarebbe stata lasciata sola per qualche minuto, con l’intenzione di ritrovarsi tutti insieme più tardi. La ragazza veneta è quindi rimasta in spiaggia ed è stata avvicinata dai tre extracomunitari. La 15enne ha raccontato di essere stata violentata. Purtroppo gli esami medici eseguiti in ospedale avrebbero confermato quanto da lei sostenuto. La vittima è stata dimessa dalla struttura ospedaliera con 15 giorni di prognosi.
Subito è partita la caccia ai tre sospettati. I poliziotti, coordinati dall’ispettore superiore Omar Di Ronco, aiutati dai vigili urbani e dai carabinieri hanno scandagliato tutta la zona. Importanti sono stati i video filmati dalle telecamere di sicurezza presenti nell’area, che hanno permesso alle forze dell’ordine di trovare e identificare il trio. Due avrebbero stuprato la ragazzina e il terzo sarebbe stato a guardare la violenza senza parteciparvi in modo attivo. L’assessore leghista alla Sicurezza della Regione Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, ha subito commentato quanto avvenuto: “Maggiori controlli e misure più severe, fino alla castrazione chimica per chi si macchia di reati di natura sessuale”. Ha poi aggiunto che “il preoccupante clima culturale in cui certi fenomeni si verificano è segno di una mancanza totale di ogni genere di valori”.
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