Orrore a Genova, un immigrato marocchino e la fidanzata pestano e rapinano 86enne claudicante
Orrore a Genova, immigrato marocchino e fidanzata pestano e rapinano 86enne claudicante. I due malviventi hanno malmenato e derubato l’anziano mentre rincasava, terrorizzandolo con percosse e minacce. Gli autori della brutale aggressione sono un nordafricano e la sua fidanzata. Al momento, la Polizia di Stato di Genova ha fermato il nordafricano 35enne con led accuse di evasione, ricettazione e rapina aggravata in concorso con la compagna 27enne accusata anche per lesioni personali. Pedr la donna, però le autorità hanno disposto la segnalazione in stato di libertà. I due hanno fatto scattare la rapina poco dopo essere giunti a bordo di uno scooter rubato nei pressi del condominio dove vive l’anziano.
Genova, immigrato marocchino e fidanzata rapinano 86enne
La donna ha atteso che la vittima individuata per il colpo entrasse nel palazzo, per poi richiamare la sua attenzione bussando dall’esterno in modo da farsi aprire e mettere così in atto la rapina sottraendogli cellulare e borsello. Nonostante l’età e le precarie condizioni di salute, l’86enne ha cercato di fermarla scatenando la reazione della donna, che lo ha spintonato mentre il compagno lo colpiva. I due sono poi scappati a piedi lasciando la vittima traumatizzata. I sanitari che lo hanno poi medicato hanno trovato numerosi ematomi al volto e al capo dell’anziano. Medicato e rincuorato, l’ospedale ha giudicato l’uomo guaribile in 5 giorni.
I due hanno pestato l’anziano al volto e in testa
L’anziano è riuscito comunque a fornire alla Polizia una minuziosa descrizione di entrambi i rapinatori. Tanto che, poco dopo l’aggressione, un poliziotto del Commissariato San Fruttuoso ha riconosciuto e fermato la donna che ha quindi confessato il reato. Non solo: la 27enne ha anche accompagnato gli agenti in un vicolo poco distante per recuperare il borsello, dal quale mancavano però 300 euro. I poliziotti, determinati nel voler rintracciare anche il complice, hanno proseguito l’attività senza sosta. Acquisendo le immagini delle numerose telecamere di video sorveglianza della zona, hanno dunque riconosciuto il volto dell’uomo.
Il marocchino aveva già commesso altre rapine con la tecnica dell’”abbraccio”
Peraltro, lo straniero risulta già arrestato lo scorso 2 agosto per una rapina commessa con la tecnica dell’ ”abbraccio” ai danni di un altro anziano. Così, al termine di una serrata caccia all’uomo, il 35enne marocchino è stato rintracciato nell’abitazione della compagna con ancora indosso i vestiti usati per la rapina. Avendo la Polizia operato al di fuori della flagranza di reato, l’uomo (la cui posizione ha fatto emergere, contrariamente alla sua compagna, un pericolo di fuga), è stato sottoposto a fermo e accompagnato al carcere di Marassi. Anche il motociclo rubato, rinvenuto nei pressi di via Manuzio, è stato restituito al legittimo proprietario.