โIl piano non era aggiornatoโ. Potevamo evitare 10mila morti

Un piano pandemico โvecchio e inadeguatoโ, mai aggiornato dallโItalia, come invece avrebbe dovuto fare, seguendo le linee guida indicate nel corso degli anni dallโOrganizzazione mondiale della Sanitร (Oms) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
Sono questi gli aggettivi usati da un rapporto di 65 pagine realizzato dal generale dellโEsercito in pensione Pier Paolo Lunelli per descrivere il piano messo in atto dal nostro Paese per contrastare la pandemia di Covid. Il documento, anticipato dal quotidiano britannico Guardian, verrร presentato ai magistrati che stanno indagando in merito ai presunti errori commessi dalle autoritร italiane.
Un piano anti-pandemia obsoleto
Quello che emerge dal rapporto รจ che lโItalia disponeva di un piano obsoleto che non faceva alcun riferimento โa scenari e ipotesi di pianificazioneโ. Lunelli non parla certo a caso, visto che il soggetto รจ stato comandante della Scuola per la difesa nucleare, batteriologica e chimica e ha contribuito a scrivere i protocolli contro le pandemie per alcuni Paesi, Italia compresa.
A quanto pare lโerrore piรน grande di Roma รจ stato quello di non aggiornare il proprio piano anti-pandemie nel 2017, quando Oms e lโEcdc indicarono nuove linee guida. Secondo alcune stime, nel caso in cui lโItalia avesse aggiornato il citato piano, si sarebbero potute salvare 10mila delle oltre 35mila vittime provocate dal coronavirus.
Stando a quanto ricostruito da Lunelli, lโultimo aggiornato italiano risalirebbe al 15 dicembre 2016. Eppure, le proprietร del documento Pdf indicano che la creazione del documento risalirebbe al gennaio del 2006. ร quindi probabile che lโItalia non aggiorni il proprio piano da 14 anni. โQuando si modifica un documento, se ne dovrebbe anche modificare il titoloโ, ha spiegato Lunelli al Guardian.
Le (gravi) conseguenze
Inevitabile fare un confronto tra lโItalia e il resto dโEuropa. Il nostro Paese non era lโunico a disporre di un piano vecchio. La differenza rispetto agli altri รจ che โsiamo stati il primo Paese europeo colpito dal virus, laddove altri hanno avuto il tempo di pianificare la loro rispostaโ.
La mancanza di un piano dโazione efficace, secondo Lunelli, pronto a incontrare i magistrati, avrebbe avuto gravi conseguenze, tanto sul numero di vittime che sullโeconomia. Il paragone che emerge nellโaffrontare una pandemia senza un buon piano รจ come โguidare un autobus su una strada di montagna in mezzo a unโimprovvisa e forte nevicata, senza catene da neveโ, si legge nel rapporto.
Il rapporto rimosso
Interessante, inoltre, soffermarci su un particolare sottolineato dal Guardian. Lo scorso 13 maggio lโOms ha pubblicato un rapporto indipendente in cui veniva esaminata la situazione italiana allโinizio della pandemia. Ebbene, questo documento sarebbe stato rimosso il giorno seguente su richiesta del dottor Ranieri Guerra, assistant director-general dellโOms per le iniziative strategiche.
Il rapporto, preparato dallโEmergency Team per il Covid-19 allโUfficio europeo di Venezia dellโOms Venezia per gli Investimenti in Sanitร e Sviluppo affermava che il piano per le pandemia dellโItalia risaliva al 2006, allโindomani della Sars e successivamente era stato โriconfermatoโ.
Il dottor Guerra, ricorda ancora il Guardian, รจ stato direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute dal 2014 e a capo dellโufficio responsabile per gli aggiornamenti del piano per le pandemie.
โLโItalia non era del tutto impreparata quando le prime notizie sono giunte dalla Cinaโ, si leggeva nel rapporto cancellato dal sito dellโOms e citato dallโagenzia Adnkronos. โNel 2006, dopo la prima grave epidemia di Sars, il ministero della Salute italiano e le regioni approvarono un piano di risposta nazionale per la pandemia da influenza, riconfermato nel 2017, con linee guida per i piani regionaliโ, si leggeva ancora nel documento. Il dottor Guerra, contattato dal Guardian, ha preferito non rilasciare commenti.
Dulcis in fundo, come risultato del rapporto di Lunelli, il comitato Noi denunceremo, creato dai familiari delle vittime del coronavirus, che ha giร presentato oltre 150 denunce alla magistratura, presenterร delle denunce anche contro tutti i presidenti del Consiglio e i ministri della Sanitร italiani a partire dal 2013, per il mancato aggiornamento del pano anti-pandemie.
il giornale.it