Bimbo rom venduto dal padre, i buonisti non aprono bocca. FdI: «Il governo fa finta di niente»
«Come FdI siamo già intervenuti per denunciare la storia agghiacciante accaduta ad Ostia qualche settimana fa. Dove un uomo di etnia rom mentre passeggiava in spiaggia mano nella mano con suo figlio di due anni, avrebbe offerto ad un turista una prestazione sessuale con il piccolo in cambio di denaro. La procura ha aperto un’inchiesta, il bambino è stato ricoverato al Grassi di Ostia per accertamenti. E la mamma lo ha portato via senza autorizzazione».
La denuncia di FdI
È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di FdI, Maria Teresa Bellucci deputato e capogruppo per Fratelli d’Italia in Commissione Affari Sociali e Bicamerale Infanzia e Adolescenza, e Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio.
«Una vicenda che racconta molto della situazione più generale in cui vivono i bimbi nei campi nomadi, abbandonati dalle istituzioni e lasciati a se stessi».
«Sfruttati dalle loro famiglie, messi in strada, per rubare e prostituirsi come descritto anche dai recenti fatti –continuano – Già lo scorso anno avevo fatto un’interpellanza urgente circa lo sfruttamento sessuale dei minori e in particolare dei bimbi rom che si prostituiscono. E su questo tema, oltre all’inadeguatezza della sindaca Raggi che non ha smantellato gli insediamenti abusivi, c’è grande responsabilità anche del Governo Conte».
«Fa orrore che lo Stato si volti dall’altra parte»
I esponenti di FdI spiegano: «A dicembre 2018 era scaduto il piano d’azione per contrastare l’abuso sessuale e le tratte dei minori e fa rabbia che ancora oggi questo esecutivo non abbia provveduto a mettere in campo un secondo piano d’azione. Quando era una priorità farlo già a gennaio 2019. È devastante vedere un bambino prostituirsi per decine di euro e infami adulti fermarsi. Piccoli, fragili e indifesi, storie aberranti che non accadono in qualunque periferia del mondo ma nel centro dell’Europa, nella culla della civiltà. Nella Capitale d’Italia e fa orrore che uno Stato si volti dall’altra parte».