Giuseppe Conte e quelle misure ad hoc che salvano il suocero evasore
Roma, 12 ago – Cesare Paladino, proprietario del Grand Hotel Plaza (un 5 Stelle Lusso nel cuore di Roma) ha presentato istanza al gup per la revoca della sentenza di patteggiamento a un anno e due mesi con l’accusa di peculato. L’imprenditore romano si era infatti intascato i due milioni della tassa di soggiorno tra il 2014 e il 2018. La notizia è del 30 luglio scorso e, a parte un pezzullo nella cronaca di Roma del Corriere, non sembra aver avuto particolare risalto. Chissenefrega delle vicende giudiziarie di un facoltoso albergatore direte voi, se non fosse che il Paladino è, tra le altre cose, il padre di Olivia Paladino, fidanzata ufficiale di Giuseppe Conte. Il che lo rende de facto il suocero del premier.
Il decreto rilancio in soccorso salva Paladino
Ma c’è di più. Se ora Paladino può presentare una istanza di revoca di una sentenza, ripulendo così la propria fedina penale, deve dire grazie ad un articolo contenuto nel Decreto Rilancio varato dal genero-premier nel maggio scorso, il 180 (comma terzo e quarto), che depenalizza in illecito amministrativo (niente più carcere quindi) la condotta di chi non versa al comune la tassa di soggiorno dei propri ospiti. Non solo. La misura sembrerebbe avere valore retroattivo, visto che sicuramente si applica anche a fatti anteriori al 17 luglio 2017: lo dimostra la recente assoluzione di un albergatore accusato di non aver versato al Comune il contributo del 2016. Qual è il senso di inserire, in un decreto che contiene sostanzialmente norme per far fronte all’emergenza economica causata dal Covid-19, una depenalizzazione per un simile reato? Il dubbio che si tratti di una norma “salva suocero ” di Conte c’è, vista anche l’assenza di misure a sostegno del settore, come riscontrato da molte associazioni di categoria (il bonus vacanze per esempio è stato definito un vero e proprio “flop”).
Un altro “aiutino” di Conte al suocero?
Insomma alla poca attenzione per la categoria, alle armi spuntate un po’ su tutti i fronti, fa da contraltare una norma in grado di ripulire la fedina penale di chi si è indebitamente appropriato di milioni di euro ben prima dell’emergenza Covid-19, che guarda caso è una manna dal cielo per il suocero del presidente del Consiglio. Immaginiamo cosa sarebbe accaduto se una cosa del genere l’avesse partorita un Berlusconi, titoli a nove colonne e aperture dei tg come minimo, la sinistra in piazza ad urlare contro le leggi ad personam etc. E questo potrebbe non essere il primo favore di Conte al suocero, come ebbe a scrivere Franco Bechis sul Tempo nel dicembre scorso. Grazie alla Rottamazione Ter dell’autunno 2018, fortemente voluta da Conte, le aziende del papà della fidanzata, nei guai per 36 milioni di euro, poterono contare su una rateizzazione – senza more e a interessi zero – per ben 27 milioni di euro. “Uno dopo l’altra”, scrive Bechis, “hanno fatto domanda la Archimede immobiliare, l’Agricola Monastero Santo Stefano Vecchio, l’Unione esercizi alberghi di lusso e l’Immobiliare di Roma Splendido, chiedendo la rateizzazione di poco meno di 27 milioni di euro di debiti tributari di varia natura, lasciandone fuori perché non potevano rientrarvi altri nove milioni di euro”.
Conte favorisce il suocero, solo un caso?
Insomma causalmente l’opera di Conte in veste di premier ha avuto il merito, almeno in due occasioni, di favorire non poco la condizione economica del padre della fidanzata, la quale, va ricordato, lavora anche lei nel business di famiglia e contribuirebbe a gestire proprio l’Hotel Plaza. Un lavoro piuttosto remunerativo, che le permetterebbe di andarsene in giro con borse di Hermes da 80 mila euro. Ma al di là dello stile di vita di Olivia Paladino di cui poco ci importa, colpisce che la sua figura stia emergendo mediaticamente solo nelle ultime settimane, al contrario di quanto avvenuto fino a pochi mesi fa, quando il suo profilo era totalmente riservato (niente social né apparizioni pubbliche) ai limiti del “mistero”, tanto che Sgarbi e altri arrivarono a fare illazioni sulla presunta omosessualità nascosta del premier.
Perché la bella Olivia si mostra solo ora?
Perché solo ora Conte ha iniziato a sostituire l’immancabile Rocco Casalino con la più bella e gradevole silhouette di Olivia Paladino, nonostante il loro fidanzamento duri da almeno un paio d’anni? E’ solo una strategia comunicativa? Farsi vedere affiancato da una first lady per motivi di opportunità politica e di immagine? Oppure in precedenza c’era la necessità di non affiancare troppo il nome di Conte a quello di Cesare Paladino, evasore e condannato per peculato? Magari ora che la situazione è parzialmente “aggiustata”, chissà che il Paladino non punti a diventare il suocero ufficiale del premier.
Davide Di Stefano