Giuseppe Conte, mozione di sfiducia “per le menzogne sul lockdown”: il piano del centrodestra per settembre
Ad un anno di distanza dalla mozione di sfiducia a Giuseppe Conte che ha aperto la crisi del governo gialloverde, Matteo Salvini è tentato di provare il bis. Lo scrive Il Giornale, secondo cui Lega e Fratelli d’Italia stanno ragionando su come inchiodare il premier alle sue responsabilità sul lockdown totale, imposto per una scelta politica e non secondo la linea inizialmente indicata dal Comitato tecnico scientifico. Quest’ultimo, come emerso dai verbali desecretati, avevano suggerito misure differenziate. Forza Italia è meno irruente del tandem Salvini-Meloni, ma comunque chiede a Conte di venire in Parlamento a spiegare perché le decisioni cruciali dei primi mesi sono state prese senza coinvolgere le Camere e le opposizioni.
Il partito di Berlusconi si unirà a Lega e Fdi, se queste decideranno di presentare la mozione di sfiducia: Il Giornale precisa che per ora è soltanto un’ipotesi, che però potrebbe concretizzarsi alla riapertura delle Camere, e quindi a settembre. Il prossimo sarà il mese in cui le opposizioni metteranno sotto processo Conte per i suoi errori, a partire dalle mancate zone rosse e dal lockdown totale che forse non era necessario, considerando le conseguenze economiche e sociali che ha generato, in particolare al Sud. “Sicuramente merita una mozione di sfiducia un presidente del Consiglio che mente agli italiani, come ha fatto Conte”, ha dichiarato a Il Giornale Ignazio la Russa, che poi ha aggiunto: “Ma decideremo alla riapertura delle Camere se compiere questo passo”. E chissà che l’eventuale voto non riserbi brutte sorprese al presunto avvocato del popolo…