“Dove va adesso questa nave?”. E scoppia la rivolta dei migranti
Non c’è pace per la nave Azzurra adibita alla quarantena dei migranti che sbarcano lungo le coste di Lampedusa e dell’agrigentino in generale.
All’interno del mezzo appartenente al gruppo Grandi Navi Veloci, aumentano i casi di positività al virus e non mancano nemmeno le “azioni di rivolta” da parte degli stessi ospiti che così facendo contribuiscono a destabilizzare una situazione molto delicata. Andiamo con ordine. Sono saliti a 30 i migranti affetti dal coronavirus all’interno dell’imbarcazione entrata in funzione il 4 agosto scorso dopo il suo arrivo a Porto Empedocle in sostituzione della Moby Zazà. A Lampedusa, in una prima operazione di trasferimenti, il mezzo ha imbarcato 350 migranti, fra questi, 12 sono poi risultati positivi al test laringo faringeo sul coronavirus e isolati nella “zona rossa” per trascorrere i giorni di quarantena in totale isolamento.
La scorsa settimana, dall’hotspot di Lampedusa altri migranti sono stati trasferiti dentro la nave per un totale di 603. Ebbene allo stato attuale i casi di positività al virus dentro la nave aumentano: chiaro segno che il Covid 19 non conosce limiti e si diffonde sempre più fra chi non rispetta i limiti del distanziamento sociale e tutti gli altri comportamenti richiesti che hanno natura del tutto precauzionale.
E proprio durante il viaggio dall’isola maggiore delle Pelagie verso Trapani, zona designata nella quale la nave dovrà rimanere ormeggiata in rada, è accaduto l’impensabile: un gruppo di migranti tunisini hanno messo in atto un’animata protesta. I “manifestanti” temevano di essere riportati indietro, in un porto tunisino e hanno deciso di passare alle maniere “forti”. Fortunatamente il clima di tensione si è poi placato. Non è la prima volta che i tunisini pongono in essere forti azioni di protesta di questo genere a bordo delle navi quarantena. Anche a Porto Empedocle, sulla Moby Zazà, più volte e, per diversi motivi, gli ospiti hanno dato luogo ad un forte clima di tensione.
Da questa mattina la nave Azzurra si trova ormeggiata al largo della costa di Trapani, in prossimità della torre di avvistamento di Ligny. A deciderlo la prefettura dopo una serie di riunioni con il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’imbarcazione domani sarà nella banchina solamente per il rifornimento di alimenti e carburante. Al suo interno la maggioranza degli ospiti sono di provenienza tunisina e solo una minima parte di origine subsahariana. Ci sono anche nuclei familiari con bambini e una decina di minori non accompagnati.
il giornale.it