Bridger, il bimbo eroe di 6 anni salva la sorellina da un cane e rimedia 90 punti di sutura
Cheyenne, 16 lug – Un esempio di coraggio e di virtù di altri tempi, “da libro Cuore” diremmo in Italia. E’ la storia del piccolo Bridger Walker, un bambino di 6 anni del Wyoming che il 9 luglio scorso ha rischiato la vita, rimediando 90 punti di sutura, per difendere la sorellina di 4 anni dall’attacco di un cane. Il fatto si è svolto in un parco della città di Cheyenne, capitale del montuoso stato americano. Quando Bridger ha visto il pastore tedesco avvicinarsi alla sorellina non ci ha pensato due volte a mettersi in mezzo, rimediando diversi morsi al viso e alla nuca. Il tutto è diventato virale dopo che la zia del bambino, Nikki Walter, ha raccontato la storia su Instagram.
“Se qualcuno doveva morire dovevo essere io”
Il post della zia (dove tra le altre cose si riporta la passione di Bridger per gli Avengers) è stato anche ripreso dall’attrice Anne Hathaway, che su Facebook ha scritto: “Non sono un Vendicatore, ma riconosco un supereroe quando ne vedo uno”. Sempre stando al racconto della zia, il bambino avrebbe detto: “Se qualcuno doveva morire, ho pensato che quello avrei dovuto essere io”. Sui social viene riportata la dinamica dei fatti: “Mio nipote è un eroe che ha salvato la sua sorellina dall’attacco di un cane. Ha attirato l’animale su se stesso in modo che il cane non potesse prendere sua sorella. Dopo essere stato morso più volte sul viso e sulla testa, ha afferrato la mano di sua sorella ed è corso via con lei per portarla al sicuro. Dopo aver ricevuto 90 punti di sutura da un abile chirurgo, è finalmente tornato a casa. Adoriamo il nostro ragazzo coraggioso”.
L’America profonda
La storia di Bridger sta facendo il giro degli Stati Uniti, altre star, tra cui Hugh Jackman, hanno contattato la famiglia. Una storia che arriva dall’America profonda, di “frontiera”: il Wyoming è infatti uno Stato montuoso, praticamente disabitato. E’ grande quanto l’Italia ma ha gli abitanti della provincia di Latina. Uno Stato dove non si vivono le tensioni razziali che stanno devastando gli Stati Uniti, anche perché lì l’89% della popolazione è composto da bianchi. Storica roccaforte repubblicana, in Wyoming non è stato votato un presidente democratico dal 1964. Insomma, quella di Bridger è una storia diversa. Che arriva da un’America diversa.
Davide Romano