Benetton, la bomba di Dagospia sul M5s romano: “Cambio di destinazione d’uso in tempi record per il palazzo svenduto”
“Tempi record” così Dagospia definisce la velocità con cui è stato approntato il cambio di destinazione d’uso del “gigantesco e storico palazzo di piazza Augusto Imperatore, destinato ad ospitare il nuovo Hotel Bulgari, un’insolita accelerata burocratica dell’amministrazione grillina, “incomparabile agli anni che necessitano ai comuni mortali: in sei mesi.
Scrive Dago: “Ma chi è l’uomo che ha montato e gestito la transazione? Il Castellucci dell’immobiliare di Benetton: si chiama Mauro Montagner, architetto veneziano, dal 2018 a capo del colosso immobiliare del Gruppo Benetton. Con abilità e svicolando tra i meandri della burocrazia romana, come nessun imprenditore romano riesce a fare, ha portato a casa, con la connivenza di Nattino (ndr Arturo Nattino, Presidente di Investire SGR S.p.A), un tesoro ai suoi datori di lavoro: il palazzo è stato pagato 150 milioni, la nuova proprietà deve fare 50 milioni di lavori, e si arriva a 200 milioni; il canone è 15 milioni e quindi il 7.5%; un palazzo del genere, con un inquilino così prestigioso dovrebbe avere un canone del 3.5% del valore, quindi vale 428 milioni dopo i lavori. Non male come affare”.
Dagospia si chiede come mai il presidente di Investire “per vendere questo palazzo pubblico, unico a Roma, non ha fatto un’asta internazionale trasparente pubblica invitando tutti i grandi operatori che anelano ad avere un hotel 5 stelle a Roma? Hyatt, Mandarin, Peninsula, Armani, Four Season avrebbero offerto certo di più dei 150 milioni pagati dall’immobiliare dei Benetton. Ma viene un dubbio: che fine ha fatto il resto del patrimonio pubblico affidato a Investire Sgr di Nattino una decina di anni fa? A chi è finito? A che prezzi? Ai posteri l’ardua sentenza…forse”.